21 Aprile 2022
Frutto di un intenso lavoro di squadra tra Cavit, la Fondazione Edmund Mach e un team di esperti, il nuovo libro, si pone l’obiettivo di offrire alla filiera produttiva uno spaccato tecnico approfondito delle diverse caratteristiche zonali di questo territorio ad alta vocazione vitivinicola: informazioni fondamentali per definire le buone pratiche di gestione dei vigneti.
Con 11 cantine sociali del territorio, collegate ad oltre 5250 viticoltori della provincia, Cavit coltiva il 60% della superficie vitata del Trentino secondo l’approccio della viticoltura di precisione che orienta da 12 anni le strategie del consorzio, pioniere di innovazione con il progetto PICA. Lanciato nel 2010 e in continua evoluzione, PICA rappresenta oggi la più avanzata piattaforma tecnologica in Italia per l’implementazione di una viticoltura intelligente ed eco-sostenibile.
In questo innovativo portale sono riuniti e monitorati i diversi suoli che compongono il territorio trentino, fino al dettaglio dei singoli appezzamenti: un archivio di informazioni preziose e in continuo aggiornamento che consente da anni una regia dei vigneti consapevole e informata.
Ed è proprio nell’ambito di questo ambizioso progetto che si colloca il volume di Cavit e Fondazione Mach “I suoli dei vigneti trentini”, che illustra, per la prima volta su carta, parte del bagaglio di conoscenze che rappresentano il frutto di anni di lavoro e di analisi dei suoli trentini condotte per alimentare PICA.
Il volume, realizzato a cura di Giacomo Sartori e Duilio Porro coordinati da Andrea Faustini e Erica Candioli, descrive le caratteristiche delle diverse tipologie di suoli che compongono il territorio trentino, mappando le diverse zone e studiando le connessioni tra terreni, piante, clima e altitudini. Questo tipo di analisi consente di orientare strategicamente le scelte di produzione, come ad esempio la definizione delle tipologie di vitigni più indicate in funzione di variabili quali le caratteristiche pedologiche dei diversi terreni, la capacità dei suoli di trattenere acqua, l’esposizione solare, il clima più o meno ventilato, l’altitudine e le pendenze.
“Siamo molto orgogliosi di questo grande lavoro che ci permette di rendere accessibile alla nostra filiera allargata parte dell’importante know-how che abbiamo sin qui raccolto attraverso PICA”, commenta Andrea Faustini, Enologo e Responsabile Scientifico del Team Agronomico Cavit e coordinatore del progetto. “Il ricco volume, di ben 406 pagine, offre una banca dati molto articolata avvalendosi di parametri geologici e geomorfologici per una lettura capillare del territorio trentino, con ben 178 tipologie di suolo raggruppate in 10 gruppi funzionali in base a caratteristiche morfologiche similari”.
“Da anni Cavit, grazie agli strumenti e agli studi del progetto Pica, favorisce lo sviluppo sostenibile del nostro territorio, secondo una prospettiva ambientale, sociale ed economica rispettosa delle comunità e del patrimonio paesaggistico” - conclude Enrico Zanoni – Direttore Generale Cavit. ”In tale contesto si inserisce questo progetto editoriale e divulgativo che, grazie anche alla collaborazione con Fondazione Mach fornisce dati scientifici e informazioni preziose per una corretta gestione agriviticola”.
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A cura di Matteo Cioffi
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