bevande
04 Novembre 2022Fu proprio Leonia degli Albizzi, moglie di Angiolo Frescobaldi, che nel 1855, dopo aver vissuto per anni in Francia, decise di portare in Toscana a Castello Pomino le varietà di Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Bianco. Molti anni dopo, Lamberto Frescobaldi – attuale Presidente della Marchesi Frescobaldi – iniziò a produrre un metodo classico in stile francese proprio a Castello Pomino che la famiglia decise di intitolare alla trisavola Leonia, donna audace che vinse la medaglia d’oro all’Expo di Parigi del 1978.
“Leonia Pomino Brut è un vino che esprime la voglia di intraprendere nuove strade, coraggioso e determinato, dal carattere espressivo ed elegante come la mia trisavola Leonia che mi ha ispirato nelle scelte innovative” - racconta Lamberto Frescobaldi, che continua: “fu lei a impiantare vitigni francesi a Pomino, vinificandoli nella prima cantina italiana a gravità, ricevendo in premio la medaglia d’oro all’Expo di Parigi nel 1878".
L’ANNATA 2018
Colore giallo paglierino brillante. Perlage fine e consistente, carezzevole ed elegante al palato, suggerisce una delicata cremosità. Il bouquet intenso e complesso spazia tra note agrumate quali il cedro e il bergamotto, sentori di pesca e profumi floreali di biancospino e di ginestra. Ben evidenti i sentori di pasticceria e crosta di pane, affiancati da ricordi di miele e frutta in parte candita ed in parte tostata. L’ingresso in bocca è pulito, belle la mineralità e la sapidità.
La stagione primaverile al Castello Pomino è stata piovosa: nei soli mesi di marzo, aprile e maggio sono stati registrati circa 420 mm di pioggia, più del doppio rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il germogliamento delle viti si è concluso nella seconda settimana di aprile, in linea con la media di Pomino, mentre la fioritura è stata registrata in leggero anticipo rispetto alle aspettative.
L’invaiatura dei grappoli è iniziata nella seconda quindicina di luglio, per concludersi gradualmente nella prima decade di agosto. L’alternanza di sole e leggere piogge estive ha permesso alle uve di arrivare a una maturazione eccellente. L’escursione termica in vendemmia ha sicuramente aiutato nello sviluppo della complessità aromatica e nel mantenimento della freschezza.
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A cura di Matteo Cioffi
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