I
l Mobile payment, so-
prattutto quello per
piccoli importi effet-
tuato con la carta di
credito da avvicinare al
Pos o con il telefono cellulare
dotato di tecnologia Nfc (Ne-
ar field communication) nella
Sim, sembra sempre essere
sul punto di partire in Italia.
Ma tutto viene rimandato di
anno in anno. Così testimonia
l’OsservatorioMobilePayment
della School of management
del Politecnico di Milano che
traccia i progressi che vengo-
no fatti, gli annunci di accordi
per creare un ecosistema con-
diviso, le sperimentazioni e i
primi lanci di soluzioni basate
su acquisti di prossimità con
QRcode (Bemoov per il paga-
mento dei Taxi, UpMobile per
il pagamento presso un centi-
naio di esercenti, Auchan per
il pagamento al supermercato,
iPayst per il pagamentopresso
alcuni bar e ristoranti) o altre
soluzioni.
Tuttavia il decollo del Mobile
payment viene rimandata di
continuo.
eCosistema in
Fermento
Nel 2013, secondo l’Osserva-
torio, i pagamenti elettronici
(che includono l’eCommerce,
i pagamenti online di bollet-
te,l’acquistoviaSmartphonedi
contenuti digitali, beni e servi-
zi) valgono circa 15 miliardi, e
sebbene l’86% dei pagamenti
sia ancora fatto in contanti, si
prevede che triplicheranno
entro il 2016 anche grazie al
Mobile proximity payment, il
pagamentoneinegozimedian-
te Smartphone, attualmente in
fase di sperimentazione con le
SimNfc non ancora distribuite
capillarmente.
Le premesse per tale sviluppo
ci sono: labase infrastrutturale
risulta sempre più solida, con
8milioni di smartphone circo-
lanti in Italia con Nfc abilitato
e i POS contactless cresciuti da
27.000 a 150.000 in un anno.
Le Sim Nfc non sono ancora
così capillari, ma saranno rese
disponibili nel corso del 2014.
Più diffuse invece le carte con-
tactless: circa 6 milioni.
«La stima di 150 mila Pos con-
tactless – sottolinea Luciano
Cavazzana, Managing director
per l’Italia e l’Europa dell’Est
di Ingenico – è per difetto.
Secondo le nostre rilevazioni
i Pos hardware ready sono più
del doppio. Certamente la di-
stribuzione di Pos contactless
comporta degli sviluppi sul
lato del software e quindi vi
sono dei rallentamenti, ma gli
accordi in corso per l’installa-
zione di questi terminali nelle
Poste, nei punti Lottomatica,
nelle biglietterie di Trenitalia,
neipuntivenditadellareteSisal
dimostrano che non siamo in
ritardo rispetto all’Europa. Ma
la diffusione dei pagamenti di
prossimitànonèsoloquestione
dinumeroditerminali,dicarte,
di SimNfc: c’è bisogno di altro
e nello specifico l’integrazione
con i servizi al cliente, in par-
ticolare quelli legati alla fide-
8
mixer
MAGGIO 2014
Domani si paga
con lo smartphone
IL MOBILE PROXIMITY
PAYMENT POTRÀ
DARE I MAGGIORI
VANTAGGI GRAZIE
ALL’INTEGRAZIONE
CON SERVIZI DI VALORE
AL CONSUMATORE
PERMANGONO LE
RESISTENZE DEGLI
ESERCENTI
DI FABRIZIO GOMARASCA
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