è
un progetto che viene da lonta-
no quello di SCIUR (Sostenibile,
Concreto, Innovativo, Unico, Re-
sponsabile) Valtellina Superiore 2012,
un’idea che nasce per un vino inte-
so come strumento per interpretare
un pensiero, un territorio, la natura,
l’economia e la cultura, il lavoro e
le scelte di vita, presenti e future.
Che non nasce perché “il mercato lo
richiede”, ma perché vuole essere un
esempio virtuoso.
Casimiro Maule, enologo e diretto-
re della Nino Negri di Chiuro, aveva
in testa un vino che nascesse in un
vigneto particolare, che gli è sem-
pre stato nel cuore: pochi ettari in
Fracia (quinta sottozona della Docg
Valtellina Superiore), lavorati in modo
rivoluzionario per la viticoltura della
Valtellina, cioè quasi in piano.
La filosofia chiave è quella di salva-
guardare il territorio e chi ci lavora,
nel modo più sostenibile possibile.
Un progetto che viene avviato ide-
almente nel 2007, ma ripreso con-
cretamente nel 2011, dopo tanti pas-
saggi, incontri, discussioni, viaggi e
riflessioni.
Alla base di tutto il ragionamento del
progetto Sciur c’è il principio secondo
il quale per scommettere con fiducia
sul futuro, si deve puntare sulla ricer-
ca, sull’innovazione e la conoscenza,
sapendo valorizzare alcune caratte-
ristiche peculiari che sono sempre
state presenti in una realtà precisa e
lungimirante come quella rappresen-
tata dalla Nino Negri in Valtellina e,
in generale, dalla visione strategica
del Gruppo Italiano Vini.
“Se negli anni Ottanta – spiega Ca-
simiro Maule - il Modello Sforzato 5
Stelle rappresentò per la Valtellina e
per l’enologia nazionale un esempio
di vino di alta qualità, in sintonia
con lo stile dei grandi vini rossi del
momento (Barolo, Amarone, Super
Tuscan… ecc.), un vino come Sciur
deve prefigurare il “Modello” di vino
che in Valtellina segnerà un percorso
valido e realistico per i prossimi 5/10
anni nello scenario vitivinicolo”.
L’ideazione di Sciur ha visto il fattivo
coinvolgimento di giovani designer,
italiani e stranieri, di docenti uni-
versitari del Politecnico di Milano,
della Facoltà del Design, di manager,
di esperti di marketing e della co-
municazione.
(Guido Montaldo)
M
Progetti
Il vino Sciur “buono da pensare”, verso una “Sensorialità sostenibile”
116
mixer
dicembre/gennaio 2015
Scommettere con fiducia sul futuro
C
lausthaler è stata cre-
ata e lanciata nel 1978
in Germania. Ciò che
sino ad
allora era ritenuto impos-
sibile, divenne realtà, con
tutta la sapienza dei Mastri
Birrai della Binding.
Produrre una birra con il
gusto inconfondibile di una
vera Birra ed anche anal-
colica.
Clausthaler vale come sino-
nimo di vera Birra ma anal-
colica e viene oggi esportata
in oltre 50 paesi al mondo.
In Germania è la birra lager
analcolica N° 1 sul mercato.
Clausthaler è una bi r ra
bionda con un per fet to
equilibrio gustativo, una
buona intensità olfattiva e
un corpo maltoso tendente
al rotondo.
Ideale per tutto
pasto.
È un prodotto at-
tualissimo soprat-
tut to dopo l’in-
troduzione delle
nuove normative e limitazioni legate
ad un consumo responsabile.
Clausthaler ha vinto la medaglia d’o-
ro al Europe’s Best Beers 2014 nella
categoria Best Alcohol Free Lager.
Questo riconoscimento si aggiunge
ai World Beer Award vinti nel per
5 edizioni dal 2008 al 2013 e alle
medaglie d’oro DLG vinte dal 2001
al 2013.
In oltre 25 anni, nessun’altra birra te-
desca ha conseguito così tanti attesta-
ti e riconoscimenti come Clausthaler
perché ha tutto ciò che una grande bir-
ra deve avere… meno l’alcol!
M
Premi
Clausthaler ha vinto la medaglia d’oro al Europe’s Best Beers 2014
L’analcolica più premiata al mondo
CASIMIRO MAULE