Background Image
Table of Contents Table of Contents
Previous Page  73 / 132 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 73 / 132 Next Page
Page Background

cliente avere un approccio

all’acquisto molto razionale

eponderato. Èuncliente che

si muove con grande caute-

la nella scelta dei prodotti,

dei marchi e delle quantità

in acquisto e che sempre di

più riduce la cerchia di for-

nitori, tenendosi più vicini

quelli che lo sanno consi-

gliare e aiutare al meglio.

L’aspetto paradossale di

questo rapporto è l’acquisi-

zione di volumi di vendita

più importanti a discapito

di altri fornitori. In questo

quadro la figura dell’agente

di commercio è in continua

evoluzione, un professioni-

sta sempre più in grado di

capire il cliente e sa sempre

più consigliarlo”.

LE

TENDENZE

“Sicuramenteperesserecom-

petitiviunbuonassortimento

è fondamentale, – dice

Ma-

riaBertelli

di

Philarmonica

(www.philarmonica.it) - m

a

con al massimo un paio di

referenze per tipologia, non

correndo così il rischio che i

prodotti della propria offerta

si facciano concorrenza a vi-

cenda.Nonpossonomancare

grandi vini italiani di zone

specifiche, champagne, pas-

sando per vini esteri come

i grandi vini alsaziani, fino

ad arrivare ai distillati e ai

liquori”.

Una tra le tendenze più in-

teressanti è la ripresa del

consumo casalingo di “buo-

ne bottiglie”, “con un prezzo

decisamentenonaffrontabile

al ristorante – spiega

Mar-

cello Meregalli

, titolare del

GruppoMeregalli

(distribu-

tori-

www.meregalli.it)–c

on-

sumare vino d’eccellenza in

casa è anche un’ottima stra-

tegia per conservare la pa-

tente. Tra gli effetti negativi

dei controlli dell’alcol-test,

c’è anche il crollo dei vini da

dessertpressolaristorazione,

soprattutto vini fortificati ad

alta gradazione. Aumentano

invece lerichiestedi vini stra-

nieri, soprattutto con prezzi

abbordabili ed è in aumento

la vendita di calici, in linea

l’incremento dell’utilizzo del

vino al calice in Horeca”.

LA CARTA DEI VINI

“Resta un orientamento e

un riferimento importan-

te – dice

Pietro Rocchelli

- che sarebbe un peccato

perdere. Il fatto è che il ve-

ro valore aggiunto lo fanno

come al solito le persone e

quindi un bravo cameriere

o sommelier saprà essere il

vero legame tra la cantina

e il cliente. Occorrerebbe

investire molto di più su

questo ruolo cruciale”.

“Se prima le carte dei vini

contemplavano oltre 500

etichette, oggi le più rifor-

nite ne assommano 100/150

(esclusa la ristorazione stel-

lata, che è un’altra cosa) – ri-

batte

Marcello Meregalli

”.

COSA FARE

La distribuzione deve per-

mettere al cliente di non

fare magazzino, di dare al

cliente un’ampia scelta, di

garantire allo stesso uno

standard qualitativo ele-

vato in quello che andrà a

scegliere e di ricevere il più

altonumerodi informazioni

possibili sul prodotto che

dovrà proporre.

“Per noi – spiega

Fabio Ba-

lan

- significa minimi di

consegna, presenza capilla-

re e costante sul territorio,

logistica precisa e rapida

nell’evasione degli ordini”.

“Vince la distribuzione

flessibile- aggiunge

Maria

Bertelli

(

Philarmonica

),

in grado di inviare carto-

ni misti, piccole quantità

di qualità di più territori e

più livelli di prezzo”.

“Abbiamo affrontato e vinto

la crisi degli spirit - con-

clude

Marcello Meregalli

- inventando il cartone da

nove bottiglie, una diversa

dall’altra, che permette al

ristoratore di avere in carta

una selezione adeguata”.

M

FEBBRAIO 2015

Mixer

71

MARIO ROSSI E ALESSANDRO CARELLI

MARCELLO E GIUSEPPE MEREGALLI