I
l mercatodelvinoHoRe-
Ca in Italia non si estra-
nea dalla situazione ge-
neraledelpaeseevive le
stesseproblematiche le-
gate al calo dei consumi, alla
riduzione della spesa media,
alla stretta finanziaria e alla
scarsa liquidità circolante.
Il 50%circa del vino in Italia
viene venduto nella grande
distribuzione dove, per le
piccole aziende è difficile
entrare per motivi logistici
e di quantità, pertanto rima-
ne il 30% circa del mercato
Horeca che comprende eno-
teche, bar e ristoranti nel
quale si riversano le atten-
zioni di tutti i produttori.
“Gli ultimi 5 anni sono stati
molto difficili – spiega
Pie-
troRocchelli
, dello
Studio
Rocchelli
(www.rocchelli. eu) -le vendite di vino in
Horeca si sono contratte in
modo significativo. Molti,
tra ristoranti ed enoteche,
sono usciti dal mercato per
effettiva incapacità nell’in-
terpretare i gusti e le esigen-
ze attuali, che non significa
necessariamente essere a
buon mercato e abbassare
i prezzi. Come per i vini,
anche per i ristoranti e locali
in genere, vince la qualità
vera e misurabile con cui
convincere i clienti.
La contrazione di vendite
di vino, e in generale la cri-
si del canale tradizionale,
hanno riguardatoprincipal-
mente i locali deboli, di po-
ca identità e scarsa capacità
di attrarre e coinvolgere.
Per questo ora, che opera-
tori meno capaci e sensibili
sono stati costretti a uscire
dal mercato, l’arena è stata
riqualificata dalla naturale
selezione e il canale Horeca
torna a essere interessante”.
“Di sicuro negli ultimi 3
anni – spiega
Fabio Balan
,
di
Balan srl
(selezionatori,
www.balan.it) -abbiamo
assistito a una rivoluzione
nel mercato, a cui non tutti
erano preparati e che non
tutti ancorahannocompreso
eaccettato.QuelloHoReCaè
un business che ha necessa-
riamente alti mark-up e alti
costi fissi. Di conseguenza
un calo di consumi, anche
non elevatissimo, può por-
tare una singola attività ad
andare sotto break-even,
creando delle perdite note-
voli in tempi molto rapidi,
mettendo seriamente in dif-
ficoltà attività che erano red-
ditizie poco tempo prima.
Nel 2014 si è assistito ad un
inizio di assestamento, con
attività storiche che hanno
ricominciato a lavorare su
ritmi notevoli”.
“Anche quest’anno abbiamo
visto – spiega
Alessandro
Rossi
, di
Sama
(agenzia di
vendita senza magazzino,
www.samaitaliawine.it) aun
mercato più responsabile ri-
spetto al passato che vede il
70
Mixer
FEBBRAIO 2015
Distributori
a confronto
Vino
RISTORAZIONE
IL VINO IN HORECA
È EMOZIONE,
TERRITORIO,
TRADIZIONE, MA
SOPRATTUTTO UN
PRODOTTO CHE IL
BRAVO VENDITORE
DEVE CONOSCERE,
AMARE E SAPER
COMUNICARE
DI GUIDO MONTALDO
PIETRO ROCCHELLI
FABIO BALAN