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Il suo diktat?

Il cibo va toccato poco e non

va salato, salvo in casi ecce-

zionali. Basta giocare con le

diverse sapidità dei prodotti.

Quali sono gli aspetti più

difficili del lavoro di chef?

Oltre a possedere una seria

conoscenza dei prodotti e

delle tecniche, lo chef deve

essere psicologonei confronti

del cliente per intuire i suoi

desideri, avere una cultura

generale ampia - che spazi

dal calcio alla politica e alla

moda - per intrattenersi con

tutti ed essere dotato di empa-

tia, perché è essenziale creare

un posto caldo e accogliente.

Nel 2015 il Pomiroeu fe-

steggia 22 anni di attività.

Qual è il segreto della sua

continuità?

L’impegno e la ricerca peren-

ne. Ci mettiamo in discussio-

ne quotidianamente e ogni

45 giorni cambiamo il menu.

Come si mantiene alta la

creatività nel tempo?

Occorrono curiosità e predi-

sposizione al confronto con

i colleghi. Per trovare nuovi

spunti e ispirazioni è impor-

tante partecipare a dibattiti,

congressi e meeting dedicati

al settore. E non per forza te-

nuti da chef stellati: la bravura

di un cuoco non dipende dal

numero di stelle conquistate.

E che importanza ricopro-

no le competizioni?

Secondome, servono a poco:

è molto più utile partecipare

a una masterclass seria. Cer-

to, ci sono delle eccezioni:

penso al Bocuse d’Or, per

esempio, la competizione

mondiale biennale nata nel

1987 cui partecipano cuochi

che rivisitano la tradizione

classica in chiave creativa sia

in fatto di preparazione che

di presentazione del piatto.

Quali sono i Paesi più inte-

ressanti in termini di ten-

denze gastronomiche?

Vent’anni fa la Francia face-

va scuola, poi è arrivato il

momento della Spagna. Da

qualche anno la grande cuci-

na, secondo me, viene invece

dal Sud America e dal Perù in

particolare, dove è possibile

scoprire nuovi interessanti

ingredienti.

A proposito, quali saranno

gli ingredienti di punta nei

prossimi anni?

Germogli, creali, bacche, cor-

tecce... Insomma, ingredienti

poveri che abbiamo dimenti-

cato e dobbiamo recuperare.

La mission dello chef oggi

è...?

Considerata l’epoca in cui

viviamo e il fatto che nei

prossimi mesi Milano ospi-

terà Expo2015, l’esposizione

internazionale che avrà per

tema “Nutrire il Pianeta, Ener-

gia per la Vita”, oggi gli chef

66

Mixer

FEBBRAIO 2015

RISTORAZIONE

Giancarlo Morelli

RAVIOLO AL POMODORO, CARPACCIO DI FASSONA,

SALSA AL PARMIGIANO REGGIANO

PANINO TOTAL SPRING

CHEESE CAKE CON GELATO ALLO YOGURT,

COMPOSTA DI FRUTTA INVERNALE

Credit Giancarlo Morelli