der ne abbiamo infatti par-
lato recentemente su
Mixer
e
MixerPlanet
(http://www. mixerplanet.com/cocktail- ora-si-usano-anche-cena).Tony Con ig l i ano
de l
69 Col ebrooke Row,
www.69colebrookerow.comporta avanti da tempo questo
concetto che si è recentemen-
te concretizzato in un food
e cocktail menu. Da
Duck e
Waffle, http://duckandwaf- fle.com, location al 40° pianodell’
HeronTower
con splendi-
da vista mozzafiato sulla cit-
tà, il capo chef
Dan Doherty
lavora fianco a fianco con il
bar tender
Rich Woods
per
proposte in cui food e coc-
ktail viaggiano affiancati.
5
Sale
multisensoriali
Il trend forse più rivolu-
zionarionel campodell’intrat-
tenimento riguarderà l’espan-
sione dei sensi a tavola. Oggi
i più si limitano a puntare sul
gusto; gli chef avveduti han-
no capito che anche l’occhio
vuole la sua parte (“l’impiat-
tamento!!”). La scommessa
per il futuro è di coinvolgere
anche gli altri sensi.
L’eclettico
Heston Blumen-
thal
- cuoco, personaggio
televisivo, scrittore - tre
stelle Michelin col suo
The
Fat Duck
www.thefatduck.co.uk, eunodei più importan-
ti esponenti della gastrono-
mia molecolare, ha da tempo
aperto la strada al concetto
di sala multisensoriale. Ai
commensali che degustano
il suo piatto di pesce
Soundof
the Sea
vengono forniti cuffie
e auricolari per l’ascolto del
rumore del mare allo scopo
di migliorare l’esperienza
complessiva.
Che una delle tendenze su
cui scommettere è quella del
coinvolgimento sensoriale ce
lo dice anche un progetto ben
più estremo e lontano dalla
capitale inglese. Il ristoran-
te
Ultraviolet
a Shanghai
http://uvbypp.cc/. Inquesto
caso, mentre si consuma il
menù degustazione, l’illumi-
nazione, i suoni, le immagini
sulle pareti e anche la tem-
peratura del locale cambiano
col cambiare dei piatti serviti
in tavola…
M
heston blumenthal e, in basso,
tre immagini dell’ultraviolet
di shanghai
marzo 2015
mixer
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