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Mixer
MAGGIO 2015
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I
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R
F
ondatoredella “nuova cucina italiana”,
è forse il cuoco italiano più famoso al
mondo. Eafferma: «Oggi tutti vogliono
fare i creativi, ma in realtà pochissimi
conoscono le basi della cucina».
In quali attività sarai impegnato?
Durante Expo 2015 organizzeremo all’Ac-
cademia in via Bonvesin de la Riva lezioni
dedicate a verdure, riso, pesce, carne non-
ché incontri con i Paesi stranieri presenti
alla manifestazione. Per me è un luogo
speciale, perchèqui iniziò la secondaparte
della mia vita, dopo l’Albergo Ristorante
Al Mercato dei miei genitori.
Come trasformare Expo2015 in un’oc-
casione di business per i ristoratori?
Non si può dare una soluzione tout court,
che magari va bene ad uno e non all’al-
tro. Io direi, con maggiore serietà, che
ognuno si deve concentrare su ciò che
sa fare, lasciando da parte le trovate
dell’ultimo minuto e i voli pindarici.
Fondamentale è cucinare bene secondo
le proprie inclinazioni. Ricordatevi che,
passato l’Expo, dovremo chiederci se
siamo riusciti ad esprimere noi stessi,
senza scimmiottare nessuno.
La tua opinione sulla stato del mondo
della ristorazione italiana?
C’è molto da fare, ma l’Italia è piena
di prodotti, ricca di microclimi, debor-
dante di varietà. Un Paese baciato dalla
natura e dall’ingegno che potrebbe an-
che essere felice. Bisogna rimboccarsi le
maniche. Vorrei fare quattro citazioni,
solo apparentemente a caso. La prima:
colui che di vivande è intelligente merita
tra tutte le arti il primo luogo (Pseu-
dippo); lasciati catturare (suggerimen-
to orientale); è nel cibo che si afferma
la solidità della rappresentazione del
mondo (Nietzsche) e, infine, da tenere
sempre sotto gli occhi: Il cuore deve
rimanere nel dominio del cervello (Ar-
nold Shömberg).
Gualtiero Marchesi
Non è tempo di voli pindarici,
concentriamoci su quanto
sappiamo fare
Trucioli di pasta
Raviolo Aperto