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I

l kebab è un piatto di origine turca, diffusosi

in tutto il mondo.

Ad ogni angolo delle strade è possibile im-

battersi in locali o bancarelle o camioncini

che mescolano la cucina fast-food america-

na con la più tradizionale cucina araba.

Il Kebab che troviamo oramai in occidente come

in oriente è fatto di carne di pollo e di manzo

infilzata in un asse di acciaio (non riscaldato)

cotta o riscaldata solo esternamente in girar-

rosti aperti. Tale metodo potrebbe essere non

igienicamente corretto per il semplice fatto che

la macchina del girarrosto presenta solo una

parte riscaldante mentre tutto il resto è aria

aperta e libera. Le norme igieniche e quindi

l’HACCP prevedono, infatti, che la temperatura

al cuore dell’alimento venga mantenuta a più

di 65 °C per ridurre al minimo lo sviluppo di

patogeni nocivi per la salute dell’uomo.

I rischi

Cuocere la carne senza rispettare le norme

igieniche, potrebbe portare allo sviluppo del

Clostridiumperfringens

, un batterio che si trova

comunemente nella carne cruda e nel pollame,

cresce in assenza di ossigeno e produce spore

che daranno vita a delle tossine nell’intestino

dell’uomo causando la malattia.

Le persone infettate con

C. perfringens

svilup-

pano - in un lasso di tempo compreso tra le 6

e le 24 ore dall’ingestione del cibo - diarrea e

crampi addominali in assenza di febbre e vomito.

La malattia di solito inizia improvvisamente e

dura meno di 24 ore. Nei casi più gravi l’infe-

zione può avere sintomi che possono durare

per 1-2 settimane con grave disidratazione.

Le spore del

C. perfringens

possono sopravvivere

alle alte temperature. Durante il raffreddamento

e la detenzione di alimenti a temperature tra

12°C - 60°C (le norme prevedono di mantene-

re il cibo a temperatura frigorifera di 4°C), le

spore germinano e quindi i batteri crescono e

crescono molto più rapidamente a temperature

tra 43°C - 47°C (che possono essere le tempe-

rature raggiunte con un girarrosto usato male).

Consigli

Per evitare di incorrere in sanzioni o altro,

oltre a utilizzare il girarrosto in modo che le

normative igienico sanitario vengano rispetta-

te, sarebbe meglio, quando si gratta la parete

esterna del Kebab, non metterla direttamente

sul pane arabo, ma riporla sulla piastra rovente

e lasciare che per 5 minuti ogni parte dell’ali-

mento si riscaldi. In questo modo si andranno

ad uccidere eventuali presenze di batteri senza

compromettere né il gusto né la tradizionalità

del gustosissimo kebab.

Ricordate anche che le spore sono resistenti

alle temperature: quindi dovete prevenirne la

formazione conservando il kebab non consu-

mato in frigorifero a 4°C.

L’uso dell’abbattitore vi permetterà di raffreddare

il prodotto caldo velocemente, evitando quindi

di danneggiare il frigorifero.

M

68

mixer

MAGGIO 2015

Simona Sampirisi,

nutrizionista e tecnologa

alimentare

www.studiodinutrizione.com

Nutrizionista

gli esperti

Kebab, azzeriamo i rischi

Mantenere intatti gusto e tradizionalità del tipico

cibo turco, rispettando le norme igieniche