Quale pensa o siano i territori sui quali
investire in questo momento e sui quali
investirete?
Devo ricordare i grandi investimenti fatti in
Valtellina, l’area di viticoltura terrazzata più
estesa in Italia, dove è stato impostato un nuo-
vo tipo di viticoltura modello, che consente di
coltivare il Nebbiolo, in modo razionale, dove
invece le pendenze estreme non lo permet-
tono, da cui prende il nome il vino Valtellina
Superiore Francia. Stiamo anche lavorando per
il rilancio del Frascati in Lazio, della Tenuta
di Cà bianca ad Alice Bel Colle in Piemonte e
sul restyling di tutte le fattorie in Toscana, che
fanno capo alla produzione concentrata alla
Melini, impegnata in una rivoluzione enologica
molto consistente, ma che vivranno inoltre di
vita propria per l’ospitalità consentendo visite
guidate.
Stiamo investendo nel Prosecco, che è diven-
tato il vero biglietto da visita del Made in Italy
nel mondo, ampliando la gamma di spumanti
Prosecco sia Doc che Conegliano Valdobbia-
dene Docg.
Infine per celebrare i 10 anni di continua cre-
scita della cantina Bolla dalla sua acquisizione
dall’americana Brown-Forman, Gruppo Italiano
Vini presenterà un nuovo Bolla Valdobbiadene
Prosecco Superiore DOCG destinato al canale
off-trade.
Per concludere, con quale vino dei marchi
Giv, vuole brindare?
Sicuramente con il Manfredi bianco, un sapien-
te uvaggio di uve aromatiche come il Müller-
Thurgau e il Traminer, che nasce alle pendici
del Vulture, vulcano spento, che domina Ve-
nosa. Una straordinaria ventata di profumi ed
energia.
M
luglio/agosto 2015
mixer
85
ROBERTA CORRA’
Direttore Generale
Gruppo italiano vini