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I

dati di

Euromonitor

parlano chia-

ro: nella sola Cina, il suo consumo

potrebbe crescere del 18% entro il

2019. Basta questo dato a illustrare

quanto il caffè continui a conquista-

re nuovi consumatori in tutto il mondo.

E, in questo scenario, il nostro espresso

italiano è candidato a recitare un ruolo

di assoluto primo piano. Fondamentale è

però che il prodotto servito in tazza rispetti

precisi criteri: per ottenere in risultato di

eccellenza occorre infatti utilizzare una

miscela di qualità, una giusta macinatura

e dosatura, una macchina d’eccellenza. E

naturalmente è necessaria l’esperienza del

barista. Occorre, insomma, che la tazzina

risponda alle linee guida dell’

Espresso

ItalianoCertificato

, un attestatodi garan-

zia che consente di affrontare le sfide del

settore, come spiega

Paolo Nadalet

, pre-

sidente dell’

Istituto Nazionale Espresso

Italiano (Inei)

.

Presidente, ci avviciniamo alla fine del

2015: quale bilancio si può tracciare per

il mercato del caffè tanto a livello in-

ternazionale quanto sul fronte italiano?

Direi assolutamente positivo. Il consumo

di caffè e la conseguente richiesta sia di

miscele che di attrezzature qualificate Inei

atte a prepararlo al meglio è decisamente

cresciuto. Questo incremento si è registra-

to non solo in Italia, ma nel mondo ed è

tuttora in corso.

Tanto nel nostro Paese quanto nel resto del

mondo si percepisce sempre più la volontà

di divulgare e rafforzare la cultura del vero

espresso italiano. La quale naturalmente

deve rispondere a parametri ben precisi in

grado di soddisfare i sempre più esigenti

palati dei consumatori finali. E da qui il

sensodella certificazione Inei. Sono inoltre

certo che questo andamento straordina-

riamente positivo non si tradurrà in una

pigra consapevolezza dell’ottimo operato

fin qui condotto dagli esperti del settore.

Al contrario sarà uno stimolo a crescere

e migliorare ulteriormente.

Quali sono i nodi critici che questo

comparto dovrà ancora affrontare nel

prossimo futuro?

Ovviamente, anche se lo scenariodell’anno

in corso è più che positivo e incoraggiante,

tutti gli attori coinvolti in questo merca-

to dovranno prestare attenzione a diversi

fattori di rischio. Tra questi: un possibile

calo dei consumi, fattori climatici avver-

si, congiunture economiche sfavorevoli e

così via. Sono però fiducioso nel fatto che

l’utente finale sia sempre più esigente e

attento a ciò che gli viene servito. Questa

consapevolezza e ricerca di qualità asso-

luta sicuramente aiuteranno i produttori

coinvolti, e che operano con coscienza,

a venire riconosciuti come realtà fonda-

mentali nell’offrire alla clientela ciò che

desidera. E questo li porrà in posizione

di vantaggio e di maggiore protezione ri-

spetto alle criticità del comparto.

In questo scenario, quale ruolo sta re-

citando Inei?

Inei sicuramente svolge un ruolo di primo

piano nella divulgazione della cultura del

reale espresso italiano. Lo fa attraversouna

serie di strumenti tra cui il principale è na-

turalmente la certificazione che coinvolge

la filiera e che ha il suo punto di arrivo

nel barista e nel suo locale. L’obiettivo

è assicurare uno standard costante nella

qualità offerta al consumatore finale: senza

un’istituzione come Inei non si potrebbe

stabilire il confine tra la mediocrità e la

qualità, punto imprescindibile in qualsiasi

tipo di bene o servizio offerto. Altro im-

portante strumento di coinvolgimento del

barista è Espresso ItalianoChampion 2015.

Quest’anno sono state organizzate ben 19

gare di cui quattro all’estero in mercati

emergenti come Cina, Corea e Taiwan. Le

semifinali e le finali si terranno domenica

25 ottobre a Milano durante Host 2015:

abbiamo scelto un contesto di alta pro-

fessionalità per valorizzare al massimo la

figura del barista senza la quale nessuna

certificazione del caffè ha senso.

M

Espresso italiano: avanti con i bar certificati

Il Presidente Paolo Nadalet traccia un primo bilancio del 2015 e delinea il ruolo di Inei sul mercato

di Manuela Falchero

116

mixer

OTTOBRE 2015

Istituto Nazionale Espresso Italiano

Chi è l’Istituto Nazionale

Espresso Italiano

L’Istituto Nazionale

Espresso Italiano

(www. espressoitaliano.org), di

cui fanno parte torrefattori,

costruttori di macchine

e macinadosatori e altri

sodalizi che volgono la

loro attenzione all’espresso

di qualità, oggi conta 35

associati con un fatturato

aggregato di circa 700

milioni di euro.