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aidaMercuri

imprenditrice e cantastorie

del vino al

Pont de Ferr

di Milano.

PerMaidaMercuri il vino è una questione

di pancia (nel sensodi chakra, centrodella

respirazione yoga). Il vino è la passione

della sua vita.

Nasce sommelier e presto acquisisce un curriculum

invidiabile (esperienza all’Hotel Michelangelo, con-

sulente di Sirio Maccioni di Le Cirque, seleziona-

trice di vini per case di nobili e principesse nella

Milano bene).

Da 29 anni (1986) gestisce il Pont de Ferr, osteria

concucina, oggi stellaMichelin, nel cuoredei navigli

a Milano e mai doma apre due anni e mezzo fa il

Rebelot, un locale esplosivo con proposte all’avan-

guardia, nato per coinvolgere soprattutto i giovani.

“Il vino racconta le innumerevoli storie di chi lo

crea –spiega Maida – e raccoglie le emozioni di chi

lo beve. Fin da quando mi innamorai del vino e

del mondo che lo circonda, feci di questo assioma

la mia filosofia di vita e di lavoro.

Per questo forse compresi fin dall’inizio di questa

passione, che lavorare con il vino voleva dire viag-

giare, assaggiare, “camminare nei vigneti”, come

diceva il grande Veronelli.

Ancorata per metà della mia vita al Pont de Ferr,

l’altra metà l’ho trascorsa a ricercare vini e storie

da raccontare e proporre alla mia clientela, per fi-

delizzarla, per fare di questo luogo di buona cucina

e buon vino, un esclusivo salotto.

Mi fan ridere oggi le elucubrazioni, più mentali

che fisiche, di chi sente nel vino gli stracci bagnati

o il dorso del cavallo. Con queste idiozie si per-

de il fascino del vino che diventa anche un buon

strumento di lavoro e naturalmente di guadagno”.

Quanto conta oggi in un ristorante stellato la

proposta “vino”?

Quanto può contare in ogni altro ristorante che

faccia bene il suo lavoro. Attualmente ho due tipi

di cantina, quella famosa dove non possono man-

care i Solaia e i Tignanello e una cantina della

passione, dove vi sono quei vini che io propongo ai

clienti quotidianamente, dopo averli guardati negli

occhi per comprendere come posso fare loro tra-

scorrere una bella serata. Ascoltando i loro gusti

in fatto di vini, riparte ogni volta il mio lavoro di

ricerca: la cantina del Pont de Ferr conserva circa

400 bottiglie, di diverse annate, per convincermi

di ognuna sono stati necessari circa 10 assaggi, mi

sembra una bella esperienza sul campo. Un altro

segreto per lavorare idealmente con il vino è quello

che io stappo tutto ciò che mi viene richiesto dal

cliente. Questo è possibile grazie ad una proposta

da abbinamento al calice che sulla carta dei vini

si chiama “Li accompagno degustando”, divisa in

tre proposte: “bere non troppo” 3 calici a 25 euro,

“Assaggi in serenità”: 5 calici a 50 € e “Fantasia di

vino”: 7 calici ad 80 €”.

Quali sono i vini che ti hanno dato più soddi-

sfazioni nella tua esperienza?

Sono ancora innamorata degli Champagne, nono-

stante aumenti l’interesse per il Franciacorta e i

metodo classici italiani, offriamo comunque solo

champagne di produttori propriétaire, selezionati

Nostra signora dei Navigli

Maida Mercuri

imprenditrice e

cantastorie del vino

al Pont de Ferr

di Milano

di Guido Montaldo

@Gwy_montaldo

130

mixer

ottobre 2015

Maida Mercuri