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Puoi spiegare più nel dettaglio ai nostri lettori

su cosa si basa l’analisi sensoriale? Come viene

effettuata e quali risultati si propone?

Ci sono due grandi branche dell’analisi sensoriale:

usano principi comuni per raggiungere obiettivi

differenti.

Una si occupa di dare una valutazione e una de-

scrizione dei prodotti al fine di soddisfare il con-

sumatore (anche attraverso la certificazione), l’altra

di incrementare la capacità percettiva delle persone

affinché possano fare scelte di qualità e aumentare

il piacere che prova in un atto di consumo.

Quello chedistingue l’analisi sensorialedall’assaggio

e dalla degustazione è che tutti i test devono essere

statisticamente validati. E ogni test deve garantire

l’attendibilità, l’affidabilità e l’esaustività del risultato.

In quali ambiti l’analisi sensoriale potrebbe es-

sere maggiormente implementata

?

Oggi viene utilizzata nella scelta dellematerie prime,

nei processi di produzione, nella ricerca e sviluppo

e nell’assicurazione qualità, ma anche, sempre di

più, nella comunicazione, partendo dal presupposto

che se un prodotto dichiara una caratteristica che

il consumatore può percepire il fatto si trasforma

in fidelizzazione molto forte.

L’analisi sensoriale non si limita al food, ma a ogni

cosa che può avere interazione con un sistema sen-

soriale: si parla di tazzine e di bicchieri, ma anche di

aerei, carta igienica, punti vendita, bar, pubblicità,

trasmissioni televisive e così via.

Quali consiglieresti adbarista costrettoa tagliare

costi a danno della qualità?

Di farsi un bel corso di Brand ambassador con i

Narratori del gusto per trasformare il proprio locale

da centro di somministrazione di cibi e bevande

in un luogo dove si fanno esperienze emozionanti.

Quali sono le principali attività in cui siete im-

pegnati oggi?

Da un lato stiamo avendo molto successo sull’estero

e siamomolto impegnati nel trasferire i nostri metodi

fuori dai confini nazionali: l’anno scorso il 51% dei

corsi dell’Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè

sono stati fatti a stranieri o al di fuori dei confini

nazionali.

D’altro lato sentiamo fortemente il bisogno di svi-

luppare nuovi metodi, come quelli derivanti dalle

neuroscienze che confluiscono nel moderno neu-

romarketing.

E poi c’è il lavoro per le associazioni che si affidano

a noi da Degustibus Carnis ai Narratori del gusto,

dall’Istituto Nazionale Espresso Italiano all’Istituto

Eccellenze ItalianeCertificate, per nonparlaredell’ul-

timo nato, l’Istituto Internazionale Chocolier.

M

126

mixer

ottobre 2015

CENTRO STUDI ASSAGGIATORI

Fondato nel 1990 per mettere a punto metodi di analisi sensoriale e fornire servizi alle organizzazioni degli assaggiatori, è oggi la società italiana più avanzata

in analisi sensoriale. Nel corso della sua attività ha svolto oltre 2.500 corsi con più di 19.000 ore di aula per un globale di circa 35.000 allievi. Nel campo dei

test ha realizzato uno storico con 300.000 valutazioni dei consumatori e 250.000 valutazioni date da giudici sensoriali in laboratorio. In editoria ha pubblicato

oltre 8.500 pagine dando alle stampe 137 numeri di periodici (tra cui L’Assaggio) e 18 monografie. Nell’ambito dell’assaggio e dell’analisi sensoriale sono nate

17 associazioni sfruttando il suo know how generato da una continua ricerca portata avanti anche con la collaborazione di 17 università italiane e 7 straniere.

CENTRO STUDI ASSAGGIATORI Galleria V. Veneto 9 25128 Brescia (Italy)

www.assaggiatori.com - i nfo@assaggiatori.com - s hop.assaggiatori.com

Centro Studi Assaggiatori / Traguardi