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L

e sgnape, così viene chiamata la grappa

dai friulani, sono per tutti gli abitanti di

questa regione non solamente bevande dal

discreto grado alcolico che nelle gelide

notti di un tempo come in quelle di oggi

riscaldano il cuore e gli animi, ma un elemento

di convivialità, di festa.

Ogni momento della giornata è buono per bere

la grappa, soprattutto se fuori casa in compagnia.

Del resto la grappa è il distillato italiano più

celebre nel mondo: racchiude l’eredità secolare

di un Paese con una grande vocazione vinicola.

Un’acquavite che avvolge con i suoi aromi com-

plessi e regala calde emozioni e piacevoli sensa-

zioni; tecniche diverse di distillazione insieme

a sapienti interventi da parte dei “mastri distil-

latori” combinati con eventuali periodi più o

meno lunghi di invecchiamento in contenitori

differenti (per capacità e legni) aprono universi

infiniti di gusti e abbinamenti.

In particolare per il mondo dell’out of home la

grappa può essere lo strumento per regalare al

cliente un’attenzione particolare e contribuire di

conseguenza a personalizzare il locale.

Il momento del fine pasto è spesso vissuto nelle

proposte come un momento secondario rispetto

a quello del pranzo, una conclusione un po’

standardizzata.

Il fine pasto dovrebbe invece essere la logica

conclusione di un percorso fatto di gusti, colori

88

mixer

novembre 2015

Non rinunciamo alla grappa

nell’offerta dei nostri locali:

è un prodotto italiano e come

tale va diffuso e valorizzato

Per una serata

con spirito

Stili e consumi

dossier grappa