L
e sgnape, così viene chiamata la grappa
dai friulani, sono per tutti gli abitanti di
questa regione non solamente bevande dal
discreto grado alcolico che nelle gelide
notti di un tempo come in quelle di oggi
riscaldano il cuore e gli animi, ma un elemento
di convivialità, di festa.
Ogni momento della giornata è buono per bere
la grappa, soprattutto se fuori casa in compagnia.
Del resto la grappa è il distillato italiano più
celebre nel mondo: racchiude l’eredità secolare
di un Paese con una grande vocazione vinicola.
Un’acquavite che avvolge con i suoi aromi com-
plessi e regala calde emozioni e piacevoli sensa-
zioni; tecniche diverse di distillazione insieme
a sapienti interventi da parte dei “mastri distil-
latori” combinati con eventuali periodi più o
meno lunghi di invecchiamento in contenitori
differenti (per capacità e legni) aprono universi
infiniti di gusti e abbinamenti.
In particolare per il mondo dell’out of home la
grappa può essere lo strumento per regalare al
cliente un’attenzione particolare e contribuire di
conseguenza a personalizzare il locale.
Il momento del fine pasto è spesso vissuto nelle
proposte come un momento secondario rispetto
a quello del pranzo, una conclusione un po’
standardizzata.
Il fine pasto dovrebbe invece essere la logica
conclusione di un percorso fatto di gusti, colori
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mixer
novembre 2015
Non rinunciamo alla grappa
nell’offerta dei nostri locali:
è un prodotto italiano e come
tale va diffuso e valorizzato
Per una serata
con spirito
Stili e consumi
dossier grappa