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che abbia voglia di vivere una esperienza sensoriale

diversa. È il caso di Daniele Salvatori, terzo classifi-

cato, bartender di lunga data, docente di corsi per

barman e caffetteria.

“Mi piace proporre sempre nuove idee, drinkalterna-

tivi, per far vivere all’avventore un’emozione nuova,

una sensazione diversa, un’esperienza. Molto tempo

fa, leggendo qua e là tra i libri, mi rimase impresso

come gli Antichi Romani già provassero a comporre

intrugli mescolando diversi tipi di vino tra loro e

aromatizzandolo con delle spezie.

Oggi la grappa purtroppo viene consumata solo nei

ristoranti comedigestivoo come correzionenel caffè.

Un po’ pochino per un prodotto con una tale storia

e tradizione.

Ho voluto per questo creare il mio rito che propongo

spesso al bar, spiegando che anche la grappa può

essere tranquillamente miscelata nei drink, senza

nulla togliere agli altri distillati esistenti, chepuòdare

delle gioie e con determinate accortezze far rivivere

quelle emozioni che gli Antichi Romani provavano

quando creavano le loro misture.

Una sorta di Mojito con la grappa aromatizzato con

chiodi di garofano,menta e cannella che ho chiamato

Spezia Grappito”.

il distillato da atmosfera

Grappa quindi inserita in nuovi contesti, in cucina

così come dietro il banco bar. Ma c’è ancora chi

apprezza il distillato puro.

E allora è importante associare una speciale ritualità

anche per chi voglia degustare la grappa in un’at-

mosfera di meditazione.

Lisa Fontana, Sommelier AIS e Food Blogger, che

si è classificata seconda, ha fatto proprio questo.

Avvolgere la grappa in un velo di mistero.

“Suadente Connubio, questo il titolo del rito che ho

proposto per celebrare due eccellenze tutte italiane.

Siamo inToscanae le sensazioni tattili egustativedella

Grappa del Chianti da Vinacce Sangiovese vengono

armonicamente esaltate da quelle del Sigaro Toscano

Extra Vecchio e del sapore del tabacco Kentucky

che lo caratterizza. Con la sua coltura di nicchia e il

sistema locale di coltivazione rappresenta in Italia

un’eccellenza del settore agricolo, proprio come la

Grappa lo è per il settore vitivinicolo. Si sorseggia la

Grappa, con la dovuta lentezza, indugiando in bocca

per assaporarne tutta l’ampiezza, si annusa il sigaro

dall’aroma inconfondibile, e losi fuma intervallandolo

sapientemente al nobile distillato”.

Un connubio magico e perfetto che solo la grappa

è in grado di creare!

M

94

mixer

novembre 2015

i tre vincitori de ‘i riti del bere’, da sinistra lisa

fontana, loris tonelli e daniele salvatori.

Sotto, il cocktail ‘Spezia grappito’

Premiazione

dossier grappa