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mixer
dicembre/gennaio 2016
degli occupati sono dati assodati al di là
delle polemiche politiche. Tutto questo
si traduce in maggior potere d’acquisto
della famiglie e aumento delle vendite.
La domanda di Zanderighi (e, in realtà,
di molti altri) è se questa situazione sia
un semplice rimbalzo, come quello di
una palla che cade, si rialza, ma poi
ricade di nuovo, oppure una vera e pro-
pria ripresa. Difficile dare una risposta
sicura oggi. Dipenderàdallanostracapa-
cità di affrontare tre temi molto spinosi.
Le sofferenzebancarie (inquestoperiodo
il Governo ha “salvato” alcuni istituti, ma
altri sono in sofferenza); il divario Nord-
Sud che in questi anni è cresciuto ulte-
riormente e lo “scivolamento sociale” che durante la crisi
ha colpito duramente il ceto medio e l’ha spinto molto
verso il basso e in situazioni di difficoltà economica.
La relazione di Zanderighi si è chiusa con un ulteriore
spiraglio positivo che riguarda proprio il settore dei
consumi alimentari fuori casa: hanno ricominciato
finalmente a crescere e nel 2015 sono tornati al
livello del 2008
(mentre quelli alimentari nel loro
insieme, pur cresciuti rispetto al 2014, sono ancora
ben lontani dai valori del 2007/2008/2009)… Se non
capiteranno imprevisti (ad esempio la minaccia del
terrorismo internazionale), è ipotizzabile che la quota
del mercato Away from Home possa raggiungere nel
2016 la cifra non indifferente di 71 miliardi di euro e
rappresenti oltre il 33,5% dei consumi totali.
Mercato
in profondità
ROUTE TO MARKET, LA SFIDA PER LA CRESCITA
30,0
30,5
31,0
31,5
32,0
32,5
33,0
33,5
34,0
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015*
2016*
13
Italia: quota mercato AFH sul totale consumi alimentari
(at home+AFH) e prospeƫve future – valori costanƟ
(valori 2010)
Mercato AFH
(val. costanti)
2016: 71
(mrd)
%
Micro-offerte e consumi just-in-time
A
Luca Pellegrini
è toccato, come di consueto, il com-
pitodi fornire stimoli e indicazioni generali su come stia
cambiando il mondo del fuori casa e di indicare alcune
direzioni verso cui ci si sta ulteriormente muovendo.
L’intervento del presidente Tradelab ha preso via dai
consumatori
, definiti
“in cambiamento”
.
Non sono più quelli di prima della crisi e che
siano profondamente cambiati ce lo dicono
alcune tendenze. Innanzitutto si muovono
sempre più secondo il concetto dell’”uso”
invece della “vecchia idea” di proprietà. E
se gli esempi più visibili oggi riguardano il
mondo dei servizi automobilistici (muoversi
seguendo la filosofia dello sharing), stanno
anche nascendo formule di home restaurant
che dimostrano come questa nuova mentali-
tà abbia conseguenze anche nel fuori casa.
In secondo luogo, e legata a questa prima
tendenza, c’è quella per cui oggi si è passati
dalla ricerca di “beni”, alla caccia di “servizi”:
oggi il 45% della spesa degli italiani non va
in prodotti, ma in attività molto più immate-
riali del passato. E, quindi, anche nel nostro
settore il cliente starà molto più attento al
servizio. In terzo luogo i consumatori oggi
sono passati dall’acquisto in un’unica volta (il
ROUTE TO MARKET, LA SFIDA PER LA CRESCITA
Italia: dinamica dei consumi alimentari e AFH (2000-
2015)
(valori 2010)
60.000
65.000
70.000
75.000
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015*
12
Fonte: elaborazioniTradeLabsu dati Istat
130.000
140.000
150.000
160.000
170.000
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015*
AFH
Alimentari
%
%