Ravioli di crostacei bianchi e neri
al burro, agrumi e zenzero
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banchetti per molte persone, inclusa la torta nuziale.
Il suo motto è ‘noi siamo quello che mangiamo’ per
questo ha fatto suoi i moderni metodi di cottura, come
quella lenta e a bassa temperatura e quella sottovuoto
che mantengono alto il valore organolettico del cibo.
Cucina e territorio sono per lui indissolubili e durante il
tempo libero salta in moto e parte alla ricerca di nuovi
itinerari tra le bellezze naturali della Svizzera.
Quando e come è nata la tua passione per la cucina?
Sin da ragazzino mi appassionava il mondo culinario
non solo come attività in se stessa, ma anche per la
possibilità di girare il mondo. L’occasione è stata uno
stage nella cucina di una pizzeria vicino casa e da li mi
sono detto, ok è quello che voglio fare.
Qual è stato il tuo percorso formativo?
Dopo due anni di scuola alberghiera in Italia ho fatto
esperienza in cucina per qualche anno per poi decidere
di riprendere in mano i libri frequentando il tirocinio
in Svizzera. Preso l’attestato federale di cuoco, ho ulte-
riormente approfondito gli studi qualificandomi come
‘cuoco della gastronomia’.
Hai studiatoprima inuna scuola italiana per poi com-
pletare gli studi in Ticino. Come mai questa scelta?
A differenza dell’Italia, in Ticino ho potuto lavorare e
studiare contemporaneamente.
Anche sul fronte lavorativo, hai avuto maggiore
esperienza in Svizzera. Trovi differenze sul modo
di operare in Italia, anche per ciò che concerne le
performance richieste, rispetto al Ticino?
Sicuramente l’influenza italiana qui in Ticino si fa sentire,
anche se la clientela è internazionale. Credo comunque
che sia in Svizzera che in Italia si debba operare con
passione, dedizione e caparbietà per ottenere la soddi-
sfazione dei clienti e quindi la nostra.
Scampone in abito
croccante al sesamo, lino
e noce di cocco con salsa
curry e agrodolce