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Mixer

FEBBRAIO 2016

Bartender

MIXOLOGY

ne di due professionisti trainer del

team Planet One Service,

Raffaele

Marrocco

e

Jordy Di Leone

.

Insieme, durante Mixer Educatio-

nal, hanno reinterpretato la misce-

lazione fondendola con il

mondo

di the e caffè

. Come svelano i due,

la tendenza che sta andando per la

maggiore è l’

utilizzo del matcha

nei drink

, un the verde giappone-

se facile da miscelare e utilizzato

anche per la produzione di gelati.

È ora infatti di rivalutare l’utiliz-

zo del the e delle sue caratteristiche, perfetto per

sostituire o affiancare i vari infusi che già usano i

mixologist.

Non solo the, anche

il latte diventa un nuovo in-

grediente da miscelare

, dopotutto è un elemento

presente nel frigo di ogni bar.

Con semplicità si può creare un drink fresco a base

di latte, menta e gin, da servire in bottiglietta di

vetro con una cannuccia colorata.

La miscelazione di Raffaele Marrocco, inoltre, pren-

de in prestito tecniche e attrezzature tipiche della

caffetteria:

french press

,

ibrik turco

,

chemex

e

altre ancora.

E quando si parla di caffè è impossibile non dare la

parola al collega

Jordy Di Leone

che, nelle giornate

di Mixer Educational, ha guidato i partecipanti in

un affascinante viaggio sul rito

del

caffè all’etiope

.

<<Dimentichiamoci l’espresso,

consumato rapidamente prima

di una riunione o dopo un pasto

frettoloso. Il

caffè diventa un ri-

to

, la sua preparazione si allunga

fino a 45 minuti, ci si riappropria

del tempo, di una lentezza genu-

ina che permette di gustare le

cose appieno>> racconta Jordy,

spiegando inoltre come inEtiopia

il caffè sia vissuto in maniera

differente da uomini e donne. <<Si tratta di un

momento di ritrovo sociale, non un rito da bar ma

fatto in casa: gli uomini solitamente vi si dedicano

la domenica parlando di politica; le donne bevono

caffè durante gli altri giorni aspettando il rientro dei

mariti dal lavoro>>.

È un caffè lungo, diluito, di cui se ne bevono anche

cinque tazze;

la caffettiera sparisce e lascia posto

alla jebena

, un contenitore in ceramica che si lascia

invecchiare così da prendere gli aromi di tutti i caffè

preparati nel corso degli anni.

La tazzina perde il manico perché si vuole ritrovare

un contatto diretto con la bevanda.

Quando si chiede a Jordy se pensa che questo tipo di

consumo possa essere applicato al bar italiano, non

ha dubbi che ci siano buone possibilità ma evidenzia

Raffaele

Marrocco e

Jordy Di Leone

Trainer

Planet One