MARZO 2016
Mixer
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e fondatore del gruppo
Facebook Cocktail Art
. Le
ragioni della diffusione e della moltiplicazione delle
garedi barman? Risponde
FlavioEsposito
, barmanger
di
Boutique 12
a Milano: «Il boom delle competizio-
ni è legato all’espansione delle multinazionali del
beverage, sempre in cerca di strategie vincenti per
supportare la vendita dei loro prodotti. E le gare si
sono rivelate uno strumento efficace per comunicare
storia, caratteristiche e filosofia dei propri prodotti».
Già. E d’altro canto per i barman partecipare è senza
dubbio utile. «Il confronto con colleghi di altre città,
regioni o nazionalità è sempre di stimolo per ispi-
razione e nuove idee. E questi eventi nel segno del
gioco-scontro rappresentano non solo un’occasione
di incontro, ma pure di divertimento e di visibili-
tà», osserva Diego Ferrari, che dopo oltre 15 anni
di competizioni ormai partecipa solo come giurato.
Se in passato ci si sfidava a colpi di tecniche
e di ricette di miscelazione classica,
oggi ci sono gare per ogni gusto
: di
mixology molecolare, di food pairing,
di free-pouring… Come orientarsi in un
panorama così variegato? Flavio Esposito
non ha dubbi: «Ai giovani suggerisco di
partecipare a contest di stampo sempre
diverso e di non ripresentarsi mai nella
Erica Rossi
Flavio Angiolillo