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GLI ESPERTI

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Mixer

GIUGNO 2016

Giochi da bar

R

idurre l’offerta di gioco sul territorio e qualificare la

presenza di apparecchi in bar e tabacchi. E’ la linea per-

seguita dal governo nel programma di riordino previsto

per il prossimo biennio e illustrato dal sottosegretario

all’Economia, Pier Paolo Baretta, titolare della delega

ai giochi. Come spiegato in una recente intervista rilasciata

a

GiocoNews.it

, “Lo scopo che ci siamo prefissi è quello di

riformare il settore: negli ultimi anni si è esagerato e l’eccesso

di offerta deve trovare una sua regolamentazione”. Su questo

fronte si sono già mossi, in realtà, gli enti locali, introducendo

in genere distanze delle postazioni di gioco dai luoghi sensibili

e limitazioni degli orari di apertura. Un approccio che, secondo

il sottosegretario, è “comprensibile per via dell’assenza di una

regolamentazione adeguata da parte dello Stato”, in grado di

contemplare le esigenze dei territori, ma che presenta al tempo

stesso dei rischi non considerando che “il gioco illegale po-

trebbe riprendere quegli spazi lasciati vuoti dal gioco lecito”.

Per tale ragione il governo sta cercando un accordo con gli

Enti locali, imposto dalla Legge di Stabilità: che aveva fissato

peraltro anche una scadenza, quella dello scorso 30 aprile,

per giungere a un risultato in sede di Conferenza unificata, ma

che ha portato, per ora, soltanto a una riunione avvenuta nei

primi di maggio, non ancora risolutiva, ma che ha rappresen-

tato comunque un inizio. Per raggiungere lo scopo la strada

individuata dal governo prevede, come detto, una riduzione

dell’offerta che riguarderà prevalentemente le new slot, che da

qui al 2019 diminuiranno di almeno il 30 percento passando

dalle attuali 400mila macchine circa a 265mila. Ma per fare

questo, secondo Baretta, bisogna lavorare su altri due aspetti:

“Innanzitutto qualificare la presenza in bar e tabacchi – per

esempio riducendo a un numero massimo le Vlt e le Awp,

con quest’ultime, peraltro, che dal 2017 diventeranno di altra

natura, con l’introduzione delle cosiddette slot ‘da remoto’,

con un controllo centralizzato e senza più la scheda all’inter-

no dei cabinet, ma che dovranno conservare il carattere di

bassa giocata e bassa vincita delle attuali slot”. Inoltre, per

quanto riguarda gli orari, il governo vorrebbe “stabilire un

numero di ore in cui i locali possono essere aperti”, per poi

lasciare la distribuzione oraria all’autonomia degli enti locali.

Tutto questo per ottemperare alla doppia esigenza di tener

conto della sensibilità diffusa nel territorio che gli enti locali

interpretano e di assicurare una tranquilla gestione del mer-

cato del gioco in un’ottica di miglioramento e di progressiva

bonifica. Per una autentica rivoluzione dei punti vendita.

M

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È QUESTO IL DUPLICE

OBIETTIVO CHE INTENDE

RAGGIUNGERE IL GOVERNO

INTERVENENDO SULLA

REGOLAMENTAZIONE DEI

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