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Mixer

/ OTTOBRE 2016

IL PUNTO

del presidente FIPE Lino Enrico Stoppani

N

on voglio illudere o caricare di troppa im-

portanza la notizia

che il Governo starebbe

pensando di estendere i benefici fiscali per

gli investimenti anche nella Ristorazione, al-

largando i bonus oggi previsti solo per le migliorie alle

strutture ricettive.

Finalmente un provvedimento che va oltre il significato

economico e le convenienze che produrrà, perché è la

dimostrazionedi unaconcretaattenzioneverso il settore

che da sempre lamenta difficoltà e richiede interventi di

sostegno, per rafforzare il suo importante ruolo, nonsolo

dal punto di vista economico (fatturati e occupazione),

maanchesociale,culturale,promozionaleecommerciale.

CertamenteExpoe il successo internazionaleemedia-

tico della nostra cucina,

valorizzata dai nostri numerosi

grandi interpreti, hanno favorito una diversa percezione

e considerazione verso il nostro settore,ma indipenden-

temente dai meriti, certamente è un provvedimento che

va nella giusta direzione, per tanti motivi.

Innanzitutto perché il settore ha bisogno di molti inve-

stimenti, anche per il suo riposizionamento, per tarare,

cioè, ancorameglio l’offerta dopo i grandi cambiamenti

che lohanno interessato,pereffettodelle liberalizzazioni,

della globalizzazione, del cambiamentodegli stili di vita,

con leconseguenti nuoveesigenzedel consumatore, per

la crisi della domanda, che ha dimagrito la marginalità

delle gestioni.

Gli investimenti, però, si possono fare se le attività

producono profitti,

oppure se c’è credito adeguato ai

bisogni e su entrambi i fronti conosciamo le evidenti

difficoltà.

Se si alimentasse la leva fiscale, certamente si aprirebbe

un fronte nuovo pieno solo di opportunità, che il settore

saprà sfruttare, anche nell’interesse del Paese.

Il valoredellacucina italianacomefattoreattrattivodel

Turismo internazionale o come elemento di valorizza-

zione del “Food in Italy”

è noto, anche perché spesso

evidenziato da chi fa questo mestiere.

InvestiresullaRistorazionesignifica, cioè, investireanche

sul Paese, valorizzandouna suaeccellenza, cheproduce

lavoro (circa 1 milione di occupati), rafforza il “

marchio

Italia

”, utile per vendere meglio all’estero tutti i nostri

prodotti, sostiene il modello unico del diffuso Pubbli-

co Esercizio italiano, con i relativi valori immateriali di

natura sociale, culturale, storica, urbanistica, educativa,

che migliorano la Società, recupera attenzione verso

imprenditori che hanno fatto della passione e della

determinazione, con i relativi sacrifici, la costante del

loro lavoro.

Ci saranno certamente vincoli del bilancio dello Stato

che limiteranno l’interventopubblico,

ma solo la dispo-

nibilità e la volontà a ricercare risorse anche per il nostro

settore, costituisce già un cambio epocale di atteggia-

mento e di considerazione verso un settore abituato a

fare e dare, prima di chiedere.

Aver capito la potenzialità e i valori che il settore offre,

costituisce il requisito sul quale costruire insieme il ri-

lancio di un settore e di imprese che sono il biglietto da

visita per il nostro Turismo, dove la qualità, la cordialità,

la professionalità, la varietà e la genuinità dell’offerta,

rappresentanoancoraunbenchmarkdi riferimentounico

e apprezzato nel mondo.

Incentivi Fiscali

per i Ristoranti: sarà

la volta buona?