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Mixer

/ OTTOBRE 2016

LA PROFESSIONE

Global Coffee

C

arobarista,carabarista,quandosiviaggiaall’esteroè

facile rendersi conto di come la considerazione che i

tuoicolleghiecolleghelàfuorihannoperillorolavoro

sia mediamente più alta di quella che si riscontra in

Italia. I continui confronti tra quanto accade in quella parte

di Asia che sono solito frequentare e quanto vedo in Italia mi

hannoconvintoche il nocciolodellaquestioneessenzialmente

è legato a tre fattori: passione, formazione e forma. Voglio

parlartene, spero potranno aiutarti nel tuo lavoro.

Passione

significaessenzialmentedareal cliente l’impressione

che nessun giudice ti ha condannato ai lavori forzati dietro

al banco del bar. Significa farmi capire che stai curando ogni

estrazione quasi come se fosse l’ultima della tua vita. Pas-

sione vuol dire emozionarti quando i tuoi espresso fluiscono

perfetti uno dopo l’altro.

Formazione

è fondamentalmente la ricerca di una progres-

sione della tua conoscenza. Vuol dire investire almeno un

minimo su di te e sui tuoi dipendenti (se ne hai e se sono

delle brave persone che hanno voglia di crescere). Anche

partecipare a una gara baristi è un momento formativo, così

come discutere in modo civile e pacato sui social media con

i colleghi può essere stimolante. Visitare torrefattori, grandi

e piccoli, è illuminante. Vedere come nasce una macchina

per espresso è emozionante. Capire la granulometria del

macinato con a fianco un esperto apre mondi nuovi.

Per quanto riguarda la forma

, lasciami chiarire subito che

nel coffee business questa non significa per forza sterile for-

malità. Al contrario vuol dire semplicemente avere una linea

estetica, tua e del tuo locale, che riflette un atteggiamento

professionale. Pensa che una mattina un tuo collega dell’hin-

terland milanese mi ha accolto in… giubbotto e cuffietta!

Così facendohapalesementemancatodi rispettoa sestesso,

scordandosi evidentementecheesisteuna sferaprivataeuna

pubblica e che il vostro lavoro si svolge in quest’ultima. Ci

sono molti possibili codici di abbigliamento dietro al banco-

ne, dal classico all’hipster e oltre, ma nessuno dovrebbe mai

sfuggire al concetto di adeguatezza al compito.

Caro barista, cara barista, mi ha sempre colpito come passio-

ne, formazione e forma siano invece spesso portate in palmo

di mano all’estero. La considerazione media che nutre per

esempio un barista asiatico nei confronti del proprio lavoro

è enorme. E c’è una ragione dietro tutto ciò: in contesti di

ancora scarso e magari non così stabile benessere, essere

un barista professionista significa trovare un posto di lavoro

interessante anche da un punto di vista economico, crescere

socialmente e avere la ragionevole certezza di mantenere la

propria famiglia (e scusami se è poco).

Capiscobenechedanoi tuttociònonsempresuccedeedè fa-

cileabbandonarsiallosconforto.Eppure,sperotifacciapiacere

saperlo,conoscomoltibaristiitalianichelavorandosupassione,

formazionee formasi sonocostruiti unpercorsoprofessionale

invidiabilecon relativesoddisfazioni economiche. Ti auguro lo

stesso e ti ringrazio per la pazienza nel leggere queste

pocherighe, chesperoti sianostateminimamenteutili.

Lettera aperta

ai baristi italiani

PARLIAMO DI PASSIONE,

FORMAZIONE E FORMA

di Carlo Odello

L’autore è Consigliere dell’Istituto

Internazionale Assaggiatori

Caffè e Amministratore del

Centro Studi Assaggiatori

www.assaggiatoricaffe.org

M

CARLO ODELLO