NOVEMBRE 2016 /
Mixer
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pite
di consumo annuo sul mercato interno. Una lenta
emorragia che deve trovare uno stop politico-istitu-
zionale-strategico. Ottimo il segnale di un consumo
consapevole, ma che si traduce in un calice di vino
ogni 20 giorni a testa nell’arco dell’anno. Urge ancor
più una politica di conoscenza e di cultura su come-
dove-quando-perchè consumare il vino concordata e
integrata al modo di vivere, al benessere e buon gusto
senza puntare solo sul prezzo e promozioni. Ci sono
mercati a suddi Roma chenon conoscono tutte lebolli-
cine italiane e conoscono solo i branddi primoprezzo”.
SPUMANTI E RISTORAZIONE
Gli spumanti sono sempre più un valido strumento
nellemani dei ristoratori appassionati, spiega
Morgan
Pasqual,
cuoco titolare dei Cinque sensi e inventore
dellaGiardinieradiMorgan (www.lagiardinieradimor-
gan.com), nonché fornitore di catering di alto livello.
“La ristorazione ha sempre visto la Francia e nello spe-
cifico lo champagne come l’esperienzapiù interessante
da farsi a tavola in abbinamento. Oggi però la tendenza
è di consumare spumanti da vini autoctoni con un buon
rapporto qualità prezzo. La Franciacorta, a mio avviso
ha perso un po’ di fascino e di attenzione da parte del
consumatore, ultimamente invece gli spumanti Trento
Doc stanno riscuotendo un ottimo successo e la qualità
media dei produttori è rilevante. Non ultimo il Lambru-
sco,reincontrastatodellebollicinerosse,anchemetodo
classico, come il Sorbara, che si possono proporre in
versione miscelata per l’aperitivo on the rock con 1 fet-
tina di arancia e una spruzzata di cannella. Una versione
estiva del Vin brulee!”
NOVITÀ NEL MONDO
DEL METODO CLASSICO
Novità e qualità consolidata per il Trento
Doc, che si attesta con una produzione
di circa 8 mln di bottiglie e rappresenta,
con il Franciacorta Docg (15 mln), circa i
tre quarti dell’intera produzione metodo
classico italiano.Novitàassoluta il
Ferrari
Perlé Bianco Trentodoc Riserva
, Char-
donnay inpurezza, figliodellavendemmia
2006,fortedelgrandesuccessodellalinea
Perlé, iconadellostileFerrari. L’immagine
della bottiglia, curata dallo Studio Robi-
lant Associati, si presenta raffinata nei
dettagli e perfettamente coordinata a
Ferrari Perlé Rosé e Perlé Nero.
MORGAN PASQUAL,
CUOCO TITOLARE DEI
CINQUE SENSI E INVENTORE DELLA
GIARDINIERA DI MORGAN
per tutte le altre bollicine come Oltrepò Docg-Doc,
TrentoDoc, Altalanga con volumi leggermente in calo
o stabili e fatturatoglobale in crescita (+0,9%). Bene le
bollicine sparse nelle varieDoc italiane (Gavi, Lugana,
Soave, Trentino, Verdicchio) nei mercati prossimali e
locali: in crescita volumi e valori al consumo, entrambi
intorno allo 0,9%.
Il 2016
mandaunsegnaleatutto l’agroalimentare italia-
no: fra rafforzamentodollaro,brexit,difficoltàconsumi,
chiusuramercati, diventadifficile confermarenel
2020
i 50 mld di euro
di export nazionale. Resta un grosso
problema: la troppaconcentrazionenell’esportazione.
C’è bisogno di capire i diversi mercati e paesi, dare
al vino una nuova veste, fare azioni di lungo periodo,
impostare una strategiamacroeconomica e di promo-
zione concentrata e mirata. Occorre ritornare con altri
sistemi alle politiche pubblico-private di fine anni ’80
e anni ’90. Urge una strategia politica diversificata per
il vino italiano all’export”.
Solo il
ProseccoSpumanteDop
continua inarrestabile
la sua corsa al rialzo in tutta la filiera. Il prezzo delle
uve è alle stelle, prenotazioni di vini base in anticipo,
ordini continui dall’estero soprattutto Usa, Uk, Giap-
pone e… Francia.
Perl’Italia,ilmercatofranceseèalsestoposto.IlProsecco
fa meglio in Francia che lo Champagne in Italia. L’Asti
spumante mantiene i numeri del 2015 che erano già in
calo rispetto al 2015, con una leggera crescita in Usa.
In definitiva conclude Comolli: “Bene l’export soprat-
tutto per la crescita del valore all’origine riconosciuto
dagli importatori, ma ancora grave la situazione sul
mercato interno.
Il 2016 può portare a una soglia sotto i
30 litri proca-