mente puri per trasparenza, come base di partenza
per creare piccoli cubetti perfetti. Il metodo per farlo
è semplice da osservare ma non altrettanto da fare e
soprattutto necessita dei giusti attrezzi.
GLI ATTREZZI
Prima di tutto servono un coltello liscio per incidere
e una sega a denti irregolari per assicurare un taglio
senza sbavature e sezionare così il blocco in pezzi più
piccoli. Una volta che avrete ottenuto sezioni minori
avete diverse possibili-
tà. Potete prenderne una
parte,metterla inun sacchet-
to apposito per ghiaccio in tes-
suto di cotone e spaccarlo con
unmartellospecificoper creare
tanti piccoli pezzi irregolari.
GLI ICE PICK
Semprepiùspessoperòsi ricorreai cosid-
detti
icepick
,punteruolidentati cheservono
per scolpire il ghiaccio amano libera, creando
così forme uniche e particolari. Per arrivare a risultati di
qualità servemolta pratica e tanta pazienza, ma creare
le proprie palle di ghiaccio dà molta soddisfazione. In
Giappone la precisione e la cura nel creare drink sono
portati ai massimi livelli, infatti i cubetti vengono scelti
uno a uno in modo da incastrarsi perfettamente negli
shaker, nei mixingglass e nei bicchieri, permettendodi
miscelare senza sforzo il cocktail e facendo diventare
il ghiaccio una parte fondamentale ma non invasiva
della creazione.
Gli ice pick sono tanti e fatti in modo differente, ma
l’utilizzo è lo stesso: a una, tre o sei punte, con base
d’appoggio o senza, in acciaio e legno o conmanico di
gomma, originali giapponesi e non. È questione di abi-
tudine, di pratica, di voglia d’imparare e applicarsi per
fare qualcosa di personale. Se siete affascinati dall’ice
carving dovete sapere che è davvero un mondo
seducente che merita di essere approfondito.
NOVEMBRE 2016 /
Mixer
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M