Table of Contents Table of Contents
Previous Page  71 / 114 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 71 / 114 Next Page
Page Background

NOVEMBRE 2016 /

Mixer

71

C

he la clientela sia attratta dalle novità è ri-

saputo. Ecco perché proporre accostamenti

tra dolci e drink può rappresentare un’op-

portunità di business per molte tipologie di

locali: i restaurant bar, i bar pasticceria e i cocktail bar

notturni. Il pastry cocktail pairing permette infatti di

diversificare l’offerta e di raggiungere target e “mo-

menti di consumo” più ampi. E non è adatto solo nella

fascia after dinner, ma anche in quella pomeridiana,

con cocktail a bassa gradazione alcolica o virgin alcol.

Se pionieri, ormai qualche anno fa, sono stati alcuni

chef pasticceri e bartender di New York e di Los An-

geles - città patrie del food pairing - ora anche in Italia

sono sempre di più gli operatori del settore impegnati

a indagarequestanuova frontieradi ricercanell’ambito

del beremiscelato. E il bilancioèpiùchepositivo. “Sono

due le strade percorribili: la prima è l’abbinamento nel

segno del bilanciamento, ideale per la pasticceria clas-

sica. La seconda è il gioco di contrasto, una scelta che

suggeriscosoprattutto inabbinamentoadolci creativi,

per esempio a base di caramello salato” sostiene

Luca

Picchi

barmanager del

Caffè Rivoire 1872

in piazza

della Signoria a Firenze, dove propone con successo

da oltre tre anni anche un twist del

Chocolate Martini

a base di brandy proposto in abbinamento ai pasticcini

mignon. “Laparolachiaveèsemplicità: dolceecocktail

devono avere un sapore chiaro, essere uniti da un filo

conduttore e non contenere più di quattro ingredienti

ciascuno”, aggiunge.

CASE HISTORY

Al

Madredi Roma

, il nuovo ristorantecocktail bar dello

chef stellato

RiccardoDiGiacinto

all’internodel Roman

Luxus Hotel, insieme al

Terramisù

(crema mascarpo-

ne, terra di cioccolato e cacao, genovese con orzo e

tuberi) viene proposto a fine pasto il

Toma El Tiki

, un

drink a base di tre rum, purea di passion fruit, sciroppo

di orzata e lime. E con i

churros

il

Pasion Doble

, un

cocktail a base di rum giamaicano, purea di passion

fruit, Maraschino, lime e zucchero. “L’ispirazione nasce

dallo studio approfondito dei dessert in carta. Il mio

metodo di ricerca parte sempre dalla scomposizione

del dolce: insiemeal pasticcereneanalizzoogni singolo

ingrediente, assaggio il prodotto finito e poi inizio a

sperimentare abbinamenti giocati sull’equilibrio o sul

contrasto”, spiega

CristianoBronzini

, barmanager del

Madre di Roma. Risultato? La clientela ha accolto la

proposta con entusiasmo. “Non solo i turisti americani

Luca Picchi

suggerisce il gioco

di contrasto

in abbinamento ai

dolci più creativi

IL DRINK “TOMA EL TIKI”

DI CRISTIANO BRONZINI

SERVITO CON IL DESSERT

“TERRAMISÙ”

foto: Giulio Picardi

foto: Roberto Palermo