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Mixer

/ NOVEMBRE 2016

MIXABILITY

Inchiesta

bido

(rum scuro speziato, infuso di peperoncini messicani,

sciroppo di curry, liquore al cioccolato, menta fresca, succo

di lime) in abbinamento alle palline di zuppa inglese a base

alchermes, rosolio e crema pasticciera e alle ciliegie denoc-

ciolate al Maraschino, entrambe ricoperte da cioccolato

extra fondente al 75%di cacao”. E, nella pagina precedente,

in esclusiva su

Mixer

, mostra le foto dell’ultima sua crea-

zione:

le sfere di cioccolato da bere

, in menu per Natale.

COME SPRONARE IL CONNUBIO

DRINK E DOLCI

Insomma, la formula può essere vincente, ma non è scontato

avere successo. “Intanto, è essenziale creare abbinamenti

sensati e studiati nei dettagli. E attenzione: soprattutto se

parliamo di ristoranti, i cocktail pensati per accompagnare

piatti salati e dolci devono avere una bassa gradazione al-

colica. Poi è necessario informare ed educare la clientela

sulla proposta. Non basta suggerire l’abbinamento al ta-

volo, bisogna anche segnalare l’offerta di pastry cocktail

pairing nel menù, spiegandone le caratteristiche”, osserva

Luca Picchi

. Mentre lo chef

Riccardo Di Giacinto

, patron

del Madre e di All’Oro a Roma, osserva: “Penso sia interes-

sante proporre al cliente un paio di abbinamenti per piatto

o dolce: uno più rassicurante e l’altro più bizzarro; in questo

modo si ha la possibilità di crescere insieme al cliente

stesso, di fidelizzarlo e di scoprire nuove frontiere”.

M

foto: Giulio Picardi

Cristiano Bronzini

al Madre di Roma

propone il drink

Pasion Doble

servito con i churros