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Mixer
/ NOVEMBRE 2016
LA PROFESSIONE
Il Commercialista
I
l prestito ipotecario vitalizio (PIV), operativo dal 2 marzo
2016 costituisce una valida alternativa di finanziamento
per i proprietari di casa “over 60”. Di recente il Ministero
dello Sviluppo Economico ha emanato delle faq ad ulte-
riore chiarimento delle procedure operative.
Il Prestito Ipotecario Vitalizio: cenni
Importato dal mondo anglosassone, il prestito ipotecario
vitalizio è un particolare tipo di finanziamento riservato a chi
ha più di 60 anni, che può monetizzare il proprio immobile
offrendolo a garanzia del finanziamento ricevuto. L’immo-
bile dev’essere di tipo residenziale (no ufficio quindi) e non
dev’essere gravato da altre iscrizioni ipotecarie.
La durata del finanziamento in genere coincide con la vita
del sottoscrittore. Rispetto alla vendita della nuda proprietà,
molto diffusa negli ultimi anni e che ha scopi simili, il PIV con-
sente a chi lo sottoscrive, di continuare a vivere nello stesso
immobile, senza perderne la proprietà. Il finanziamento non
necessariamente dev’essere restituito in vita dal mutuatario.
All’atto del decesso, gli eredi potranno:
a) decidere di riscattare l’immobile estinguendo il debito
residuo;
b) consentireallaBancafinanziatrice
di vendere l’immobile e col rica-
vato coprire il debito residuo, e
se eccederà del denaro, le som-
me saranno attribuite agli eredi
stessi. In caso contrario, ove il
ricavato della vendita fosse in-
ferioreal residuodebito,gli eredi
non sarannochiamati apagare. Il
finanziamentovieneerogatopre-
via istruttoria da parte dell’Ente
Finanziatore (es. Banca), il quale,
tra le altre cose, deve:
predisporre almeno 2 prospetti
esemplificativi da presentare al
mutuatario, che illustrino l’anda-
mento del debito nel tempo;
rinunciare al compenso se non si procede con la sottoscri-
zione del contratto;
cointestare il contratto ai conviventi more uxorio.
In pratica
L’importo erogabile varia in base:
al valore della casa; all’età del soggetto finanziato.
Quindi sarà tantopiù altoquantopiù vale l’immobile equanto
è anziano il mutuatario. In genere oscilla tra il 15% e il 50%
del valore della casa.
Chiarimenti del Mise
Di recente, il Mise, a chiarimento di dubbi sollevati dagli ope-
ratori, ha emesso delle faq leggibili al link seguente: (http://
www.sviluppoeconomico.gov.it/index.php/it/assistenza/domande-frequenti/2035270-prestito-ipotecario-vitalizio-
domande-frequenti-faq).
Ecco alcune delle principali:
l’immobile non necessariamente dev’essere quello in cui il
mutuatario risiede, ma è sufficiente che abbia destinazione
abitativa;
èpossibileche il finanziamentosiaemessointrancheossiacon
erogazioniprogressivecomeprevistoneiprospettichel’istituto
finanziatore deve aver presentato al momento della stipula;
se il finanziamento non viene rimborsato entro 12 mesi dal
decessodel proprietario, laBancapuòvendere l’immobileal
valore di mercato. A tal fine può farsi rilasciare un mandato
a vendere dai proprietari già all’atto della stipula. Non è
invece obbligata a chiedere lo stesso mandato agli eredi;
il finanziamento può essere sottoscritto anche da titolari di
nuda proprietà la quale sarà quindi oggetto di ipoteca, se
la Banca preveda tale possibilità;
alle unioni civili si applicano tutte le regole applicabili ai
coniugi;
per coniugi si intendono anche quelli legalmente separati
finchè non intervenga il divorzio;
la polizza assicurativa da stipulare a tutela dell’immobile
dev’essereacoperturadel rischioscoppioe incendio,
come nei mutui in genere.
OVVERO COME FINANZIARSI CON LA PROPRIA CASA
Il dr. Walter Pugliese
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Guida al prestito
ipotecario vitalizio
di Walter Pugliese