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IN PRIMO PIANO

Caffè

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Mixer

/ MAGGIO 2017

SALVO ALCUNI CASI IN CUI I TORREFATTORI

HANNO PIANTAGIONI PROPRIE E/O RAPPORTI COMMERCIALI

DIRETTI NEI PAESI PRODUTTORI (COME BRASILE INDIA,

ETIOPIA, VIETNAM PER CITARNE ALCUNI TRA I PRINCIPALI),

LA FILIERA GLOBALE DEL CAFFÈ È INTERMEDIATA

DAGLI IMPORTATORI CRUDISTI.

LA PIRAMIDE DELLA QUALITÀ

Il

Cup of exellence

è una competizione, organizzata dalla

Alliance

of Coffe Exellence,

che si svolge in diversi Paesi per stabilire quali

sono i caffè dalla qualità più elevata. La selezione delle specialty

vincitrici si svolge in diverse tappe (El Salvador, Nicaragua, Messico,

Honduras, Guatemala Costa Rica, Burundi, Colombia Brasile)

durante i sei mesi centrali dell’anno fino a Ottobre. Una volta

assegnati i titoli, i caffè vengono venduti all’asta via internet, il che

influenza il mercato globale del caffè.

Il cosiddetto “oscar del caffè” in passato è stato finanziato dal

Common fund of commodities

per promuovere la ricerca di caffè

di livello gourmet. Il metodo di assaggio utilizzato nella fase finale

della competizione viene definito cupping o assaggio alla brasiliana,

è utilizzato anche alla

Borsa del Caffè di New York

.

Il sistema con alcune varianti è utilizzato anche dai crudisti in seno

ai luoghi produzione per valutare la qualità del caffè. Tuttavia

non garantisce una valutazione univoca rispetto alla totalità

dei metodi estrattivi presenti sul mercato (per citarne alcune:

AeroPress, Arabic coffee, Chorreador, Automatic drip brew,

Espresso machine, French press, Handpresso, Instant coffee,

Knockbox, Moka pot, Percolator, Turkish coffee, Vacuum maker

),

in particolare rispetto a quelli non a filtro. Un progetto lanciato da

SCA Italia mira a integrare la scheda del cupping con un’apposita

sezione di valutazione dedicata all’espresso.

Indicativamente il procedimento consiste nel macinare

grossolanamente una presa di 8,2 grammi di chicchi caffè (secondo

alcune fonti 7g per 100ml, in modo che filtri circa il 30% del caffè

macinato) per predisporlo in 150 ml di acqua a una temperatura tra

85 e 95 gradi e portata a ebollizione una sola volta.

Una volta rimossa la crosta che si forma, dopo quattro minuti

si sorbisce aspirando con forza la bevanda (ossia si vaporizza).

Dopodiché si valuta la qualità del liquido secondo i parametri

indicati in una scheda (immagine sotto).

Al fine di definire ogni aspetto, per ogni monorigine analizzata

vengono mediamente impiegate 5-7 tazze.

Questo cosa comporta sotto il profilo organolettico e

definitorio?

Per esempio componenti di amaro più spiccate, ma non ne-

cessariamente sgradevoli. I sentori di cioccolato fondente,

di nocciola, di frutta secca rappresentano note di amaro

piacevoli al gusto, forse più facili da interpretare rispetto

ai sentori citrici del succo di limone maturo, ma ambedue

si possono percepire nell’espresso e considerare positivi.

Note spiacevoli sono invece il gusto di terra, di legno e l’a-

stringenza, che in alcuni caffè possono rappresentare una

caratteristica. Questo per dire che l’amaro o altri sentori del

bouquetpossonoessereconsideratidifettioppureno.Aspetti

che vanno chiariti in quanto, a seconda del mercato di con-

sumo, ci deve essere consapevolezza da parte dell’utente

finale in merito alla scelta del prodotto. Come, partendo

dall’origine, ci deve essere una maggior conoscenza

del produttore e a cascata di tutta la filiera successiva.

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