Table of Contents Table of Contents
Previous Page  42 / 98 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 42 / 98 Next Page
Page Background

UNA TIPOLOGIA CHE PIACE

PERCHÉ BEN SI ACCORDA

CON I NUOVI STILI DI CONSUMO.

A PATTO CHE SI SAPPIA COMUNICARE

QUALITÀ E SICUREZZA

DELL’INGREDIENTE BASE

di Anna Muzio

42

Mixer

/ MAGGIO 2017

DOSSIER TUTTOFOOD

Carne

Hamburger, isola felice

nell’universo carne

euro delle vendite nella Gdo in una sola settimana.

E nel 2015 gli acquisti delle famiglie sono crollati del

9% per la carne fresca di maiale, del 6% per quella

bovinaedell’1%perpolloesalumi, registrandounodei

minimi storici dall’iniziodel secolo secondoColdiretti.

Eppure, in questo deserto dei numeri un’isola felice

c’è, e si chiama hamburger. Che ormai possiamo divi-

dere in due categorie, quello fast food, in mano alle

grandi catene americane (vedi box), e il cosiddetto

“gourmet”.

Più interessante, perchégarantisce imarginimaggiori

ed è particolarmente apprezzato dal cliente moder-

no, sempre più attento alla qualità e all’origine degli

alimenti.

“Non amo la definizione gourmet, diciamo che abbia-

mo iniziato presto, nel 2011, a proporre un hamburger

buono–spiega

CleliaMartino

,DevelopmentManager

di Gruppo Sebeto, proprietario dei marchi Rossopo-

modoro, Anema & Cozze, Rossosapore e Ham Holy

Burgeredell’ultimoarrivatodedicatoalpollo,CoqNice

Chicken. Qual è la ricetta del successo Holy (oggi con

otto locali in Italia e uno a Londra)? “Prima di tutto la

carne, siamo stati i primi a utilizzare un Presidio Slow

Food, la carne di Fassona piemontese de La Granda

di Sergio Capaldo. Significa che di quella carne cono-

L

a carne sembra faccia male. Basta cliccare su

Google “carne rossa” e tra i primi risultati, al

posto di produttori e distributori, compaiono

siti che hanno per tema la salute. Anche se

poi, leggendomeglio, il consumo non è demonizzato,

anzi si sottolinea la presenza di elementi preziosi quali

proteine, vitamina B12 e ferro, ma si consiglia di non

mangiarla più di una/due volte a settimana. La cautela

però, amplificata da stampa e tv, è stata recepita dal

pubblico che ha reagito tagliando i consumi.

Recentemente, a seguito dell’allarme lanciato

dall’Oms, Organizzazione mondiale della sanità, sui

danni alla salute provocati dalle carni rosse ed ela-

borate, IRI ha rilevato una contrazione di 16 milioni di