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Mixer

/ GIUGNO 2017

LA PROFESSIONE

Giochi al bar

C

i risiamo. Lamanovra fiscaleaggiuntiva rilasciatanei

giorni dal governo in ottemperanza agli obblighi

dettati dalla Commissione Europea – che chiedeva

altri 3,4 miliardi per scongiurare l’apertura di una

procedura di infrazione nei confronti del nostro paese per

eccesso di indebitamento – propone un nuovo rincaro della

tassazione sui giochi, che si scaglia in modo particolare sugli

apparecchi da intrattenimentomache riguarda, questavolta,

anche gli altri giochi. Dal Lotto al Gratta e vinci, passando

per il SuperEnalotto e le Vlt. In particolare, le disposizioni

introdotte del decreto legge n.50 del 24 aprile 2017 preve-

dono, a partire dal prossimo 1 ottobre 2017, l’aumento della

ritenuta sulle vincite del Lotto dal 6 all’8 percento. Mentre il

prelievo sulla parte della vincita eccedente i 500 (la cosiddet-

ta “tassa sulla fortuna”, introdotta lo scorso 2011 per tutti i

giochi che prevedono vincite di tali entità), salirà dal 6 al 12

percento, sempre a decorrere dal prossimo ottobre. Per un

raddoppio dell’imposta sulle vincite che interessa lotterie,

videolottery, bingo, e così via.

Ma la misura più significativa arriva ancora una volta per il

segmento degli apparecchi da intrattenimento, con il Pre-

lievo erariale unico (Preu) applicato alle slot che passa dal

17,5 percento al 19 percento e a partire da subito. Ovvero,

fin dall’entrata in vigore della Legge, pubblicata in Gazzetta

lo scorso 24 aprile. Tutto questo dopo che il Preu era già

stato ritoccato al rialzo dalla Legge di stabilità per il 2016,

che lo aveva portato dal 13 al 17,5 percento: quella volta,

però, consentendo agli operatori di “rifarsi” sui giocatori,

permettendo l’istallazione di apparecchi con

payout

ridot-

to di 4 punti percentuali (dal precedente 74 percento delle

giocate all’attuale 70 percento). Mentre questa volta si ha a

che fare con un aumento

tout court

, che non consente agli

operatori di ritoccare la percentuale di vincita. Almeno, non

per le slot, dove non è stato prevista una riduzione ulteriore

del payout, che viaggia già al minimo di legge. Situazione

diversa per le Vlt dove l’ulteriore aumento del prelievo det-

tato dalla manovra – dal 5,5 al 6 percento – potrebbe essere

compensato da una riduzione delle vincite, con la legge che

fissa il minimo payout all’85 percento delle giocate mentre

oggi le piattaforme in attività restituiscono in media circa

l’88 percento. Ma questo passaggio, oltre a richiedere un

aggiornamentotecnologicodellepiattaformedi gioco, rischia

di portare a una perdita di appeal dei giochi che preoccupa

gli addetti ai lavori quasi alla pari dell’aumento delle imposte.

Per quanto riguarda gli esercenti, tuttavia, il maggior im-

patto della manovra si avrà nella riduzione dei proventi

derivanti dai giochi offerti nei propri locali, con particolare

riguardo alle slot, dove si dovrà fare i conti con un punto e

mezzo in meno di ricavi, nella quota di residuo totale

normalmente ripartita tra gestori e titolari dei locali.

La coperta

dei giochi è

sempre più corta

LA “MANOVRA-BIS” APPENA EMANATA DAL GOVERNO

INASPRISCE ULTERIORMENTE LA TASSAZIONE

SUI GIOCHI, CON UNA VERA E PROPRIA STANGATA SULLE SLOT

CHE RIDUCE I MARGINI PER OPERATORI ED ESERCENTI

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di Alessio Crisantemi