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Mixer
/ LUGLIO/AGOSTO 2017
Q
uesto mese partiamo con un gioco assai spe-
ricolato e apriamo il giornale provando a pre-
vedere come sarà il bar del futuro.
Con una bella dose di coraggio e di audacia l’Osser-
vatorio Host, a pagina 8, suggerisce alcune tendenze
relativealmondodei pubblici esercizi e lo fapartendo
da alcuni dati di fatto incontrovertibili.
Nel 2016, le Camere di Commercio hanno registrato
7.557 nuovi locali (dati Fipe), ma nello stesso tempo ne
sono stati cancellati ben 12.727: un saldomoltonegativo
che colpisce in primis i bar.
Siamo nel campo delle “cattive notizie”, ma non è detto
che tutto il male venga per nuocere. Che ci sia un calo
sul lungo periodo dei punti vendita è quasi fisiologico
in un Paese come l’Italia che ha un numero di pubblici
esercizi per abitante tra i più elevati al mondo. Quel che
conta è che il settore resti vivace ed “effervescente” e
che le nuove aperture – che ne costituiscono la linfa
vitale – siano all’insegna dell’innovazione e portino idee
e sperimentazioni da cui anche chi ha già un’attività in
corso possa trarre ispirazione e attingere idee e spunti.
Dai tanti pareri raccolti per noi dall’Ufficio Stampa di
FieraMilano
èpossibileazzardarealcune lineegenerali.
Nei prossimi anni ci sarà sempremeno spazio per i locali
“senz’anima” e saranno scelti secondo logiche di basso
prezzo. Per il resto dei locali sarà invece fondamentale
farsi scegliere per una chiara identità riconoscibile.
Gli esercenti dovranno imparare a posizionarsi su una
linea immaginaria dove ai due estremi ci sono il tempo
“rapido” e quello “lento”. Dovranno scegliere la pro-
pria filosofia – e quindi le loro proposte e l’offerta –
considerando ai lati estremi della linea immaginaria, il
bar da caffè rapido o da pasto veloce da una parte, e
il bar bike friendly con annessa ciclofficina o il locale
specializzato in piatti bio con palestra per lezioni di
yoga dall’altro.
Come se non bastasse, dovranno ricordare che è im-
pensabile oggi non avere una ricca proposta food, che
i clienti sono sempre più esigenti e pretendono qualità
anche quando hanno fretta, che anche i panifici e le
pasticcerie fanno a gara per aprire un angolo bar, e che
l’Italia resta un Paese con enormi differenze tra nord e
sud dove quel che funziona a Trento o Torino può essere
un flop a Caserta o Siracusa e viceversa.
Non c’è dubbio che la confusione sotto il cielo sia molto
grandeechemuoversi suquestoterrenosenzasbagliare
fa pensare ad una camminata su un campo minato…
Con la consueta ambizione, Mixer non vuole limitarsi
ad immaginare i trend di domani, vuole anche dare
risposte pratiche alle esigenze concrete di oggi.
Lo
fa ad esempio, a pag. 18, con importanti novità che
tutti gli esercenti devono conoscere in merito ai divieti
di somministrazione e vendita di alcolici. Altrettanto
utili i consigli del nostro Commercialista (a pag. 70) su
quel che bisogna fare nella malaugurata ipotesi in cui
durante i caldi mesi estivi si riceva una lettera dal Fisco
che segnala anomalie nelle dichiarazioni presentate...
Segnalo infine il primo Speciale Premium dedicato
agli Spirits di qualità.
Si tratta di una guida ai prodotti
d’eccellenzaperbaristi ebartender. Sono lestesseazien-
de produttrici a fornire i consigli utili su come trattarli e
valorizzarli al meglio, sia lisci che miscelati.
Come
un equilibrista
sulla corda…
L’EDITORIALE
di David Migliori
Sospeso tra due palazzi, l’esercente-funanbolo deve vivere
di immaginazione per anticipare le richieste dei clienti e trascorrere
una quotidianità fatta soprattutto di ordini, bollette e documenti fiscali…