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Mixer

/ SETTEMBRE 2017

RISTORAZIONE

Cucine etniche

LE PASTIZZERIE

Imperdibili sono però i re dello Street food maltese,

ovvero i

Pastizzi

,pastesfoglieripienedi ricotta,

bejna

,

odi cremadi piselli al fornochesi trovano inogni località

delle isoledell’arcipelago, anchenellepiùsperdute.Nei

bar o nelle tipiche Pastiz-

zerie, a cui ultimamente si

sonoaggiunte realtà come

Pastizzi Gourmet di Marilù

Vella, che vogliono lancia-

reuna“Pastizzi revolution”.

Marilù propone infatti una

carta con ben 15 Pastizzi

ripieni tra dolci (4) e salati;

dall’agnello e menta alle

acciughe con olive nere,

dalle verdure al curry alle

pere, miele e mandorle,

proposte con un impasto

più digeribile e leggero di quello tradizionale. Con il

quale si fanno anche i

Qassatat

, fagottini di pasta frolla

ripieni di ricotta e piselli o di carne.

E dopo ecco i primi, certamente non da meno degli

antipasti con, veramente, l’imbarazzo della scelta. Per

gli amanti della pasta ripiena ecco i

Ravjul

, i tradizionali

ravioli maltesi ripieni del tipico formaggio di capra o di

pecora di Gozo, usato anche per i Pastizzi, la

bejna

,

spesso proposti in quantità incredibili e con un su-

go di pomodoro. Per quelli delle paste al forno ecco

invece la

Timpana

, piatto simile a quella siciliana, o

pasta

N’caciata

, ovvero maccheroni al sugo di carne

cotti in un timballo di pasta sfoglia conditi con un ragù

che, inoltre, è anche la base per il

Ross fil-forn

, altro

“tortino” fatto al forno ma con il riso.

Per chi vuole tenersi un po’ più leggero invece ecco

la zuppa di pesce locale, con l’aglio, da cui il nome

l’

Aljotta

,o la

Goldenminestra,

chiamataanche

Is-soppa

tal-armla

, o zuppa della vedova, una cremosa zuppa

di verdure servita con olio e pane maltese.

UNA STRANA PIZZA

Per i clienti che arrivati a questo punto hanno ancora

uno spazietto, ecco una sfilza di secondi che vanno

dalla carne al pesce, dai formaggi alle pastry o… alla

pizza, la

Ftira

. Beh, parlare di pizza di una qualche

cucina straniera a degli italiani potrebbe risultare

quasi blasfemo, ma la

Ftira

, naturalmente di origine

italiana, merita. Si tratta di un pane azzimo piatto

dalla crosta e mollica umida e guarnita di ogni ben di

Dio, in particolare verdure ma anche olive, formaggi,

erbe o semi di sesamo. Vale la pena. Ve l’assicuro.

E se la

Ftira

ha origini tricolori, ecco la

Lampuki Pie

,

una torta salata tipica della Gran Bretagna ripiena

però di qualcosa che si trova, quasi, solo qui, ovvero il

pesce

Lampuki

. Essendo un’isola, sono naturalmente

interessanti altri piatti a base di pesce come lo

Stuf-

fatt tal-qarnit

polpo stufato cotto nel vino rosso, con

verdure, patate e olive, anche se i piatti consideranti

maggiormente tipici sono, stranamente, abasedi car-

ne. Come la

Fenkata

, assolutamente piatto nazionale

maltese che di britannico ha ben poco visto che è

I PASTIZZI

DI MARILÙ

I RAVJUL, I TRADIZIONALI

RAVIOLI MALTESI RIPIENI DI

E OLIVE