IL RISTORANTE
INDIANO
CONQUISTA LO
STREET FOOD
LA MIXOLOGY
SARÀ SEMPRE PIÙ
BOTANICAL
10
Mixer
/ FEBBRAIO 2018
IN PRIMO PIANO
Tendenze 2018
ERBE AUTOCTONE,
ALGHE E
FERMENTATI.
DALLA CUCINA
ALLA MIXOLOGY
Ormai cucina e mixology sono vasi comunicanti
e molto del nuovo che c’è dietro il bancone è
mutuato dalle cucine degli chef. Ecco cosa possiamo
aspettarci nell’anno corrente.
SOSTENIBILITÀ
Continua il mantra del “Riduci, riusa
e ricicla”. C’è chi già evita le cannucce di plastica,
il cui inquinamento è uno dei grandi problemi che
saranno affrontati nel 2018, iniziato con l’obbligo
di pagare i sacchetti nei negozi. Più in generale si
cerca di ridurre lo spreco, attuando soluzioni che
favoriscono il risparmio energetico.
FERMENTAZIONE
Il cibo fermentato è sano e aiuta il
macrobiota intestinale, i miliardi di microganismi che ci
aiutano a digerire ma sono anche una barriera contro
le malattie. Può anche essere un modo per riutilizzare
gli scarti: ad esempio le bucce di limone lasciate a
macerare con acqua e lievito madre danno vita a una
limonata artigianale blandamente alcolica che assicura
un tocco di originalità ai cocktail della casa.
ERBE AUTOCTONE E SELVATICHE
Continua la
tendenza ad usare erbe nei cocktail, meglio se locali
e ancor meglio se raccolte con le proprie mani.
L’uso delle erbe selvatiche è giunto anche da noi
in avamposti come il milanese Wooding bar, che
organizza anche corsi di formazione. Ma come inizio
ci si può accontentare delle aromatiche coltivate
in proprio, nel giardino o anche indoor, utilizzando
i sistemi di coltivazione idroponica già comuni in
Olanda. Fanno parte della nuova onda verde anche
gli orti urbani, tendenza 2018 secondo
Le Figaro
.
Tra gli ingredienti più nuovi nella mixology troviamo
nasturzio e ossalide, kunzea, mirto e pepe di Sichuan
o, ancor meglio, Pepe di Timut dall’aroma intenso con
note agrumate e il profumo del frutto della passione.
COCKTAIL ANALCOLICI
C’era una volta il Mimosa...
Oggi i Millennials, portati a scelte salutari,
bevono meno alcolici ma, gourmet dentro, non si
accontentano di un succo di frutta qualsiasi. Largo
allora a mocktails e cordiali alla frutta, preparati con
la stessa attenzione agli accostamenti e al gusto dei
“cugini” alcolici. Molto usati sono gli aromi come rosa
o lavanda e i fiori in genere.
TÈ COME IL CAFFÈ
Il 2018 secondo molti
commentatori, tra cui la prestigiosa BBC, sarà l’anno
in cui il tè seguirà la stessa strada del caffè, con un
focus su origini, specialità e lavorazioni diverse.
Largo allora a miscele personalizzate e aromatizzate e
mix floreali, anche al bar.
Il “nuovo” etnico.
Alla ribalta si presentano cuci-
ne finora poco considerate sulla scena internazio-
nale. Tre le prossime pronte a sbancare secondo
Baum+Whiteman ci sono la
filippina
, l’indiana casual e
la coreana gourmet. La prima è profumata, speziata e
conun’acidità corroborante. Lumpia, sisig, longganisa
e kare-kare saranno il nuovo sushi e kebab?
La cucina
indiana
va oltre curry e tandoori, e ha gu-
stose opzioni street food. L’ultimo grido è la versione
barbeque con ingredienti selezionati, come da Cho-
olaah Indian BBQ.
La cucina
coreana
con il grande uso di fermentati si è
scoperta assai interessante dal punto di vista nutrizio-
nale: per questo i Millennials iniziano ad interessarsi a
kimchiebibimbap.Anchenellafasciaalta:Junksik
di New York ha ottenuto due stelle Michelin.
ETNICO