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Mixer

/ FEBBRAIO 2018

PUBBLICO ESERCIZIO

In sala

I

l valore aggiunto, al giorno d’oggi, si sa: fa la differenza.

Coniugare ad esempio ristorazione e intrattenimento

musicale non è facile a causa di licenze da richiedere,

permessi da sbrigare e miti da sfatare. Molti impren-

ditori appartenenti al mondo della ristorazione non sono a

conoscenzadi impianti sonori emoduli da compilare, quando

sono alle prese con un evento che coinvolge il proprio locale.

Abbiamopertantointerpellatoalcuniprofessionistidelsettore

in merito all’impiego di band dal vivo, passando dal karaoke

(un po’ in disuso, ormai), fino ai più rinomati dj set, per fare

lucesuunsettoreche realmentepotrebbe ravvivare ristoranti

ed esercizi che fanno del food il loro core business.

Enrica Cinzia d’Auria del Lido Spiaggia Verde di Barletta

,

supportatanel suo lavorodal socio

AntonioDistefano

, spiega

subito quale e quanto spazio dedichi la propria attività alla

musica. “D’estate, quando è attivo anche il lido, teniamo

sempre un sottofondo musicale, scegliendo una selezione di

brani (la famosa playlist) più popolare. Ma anche all’interno

del ristorante sopratutto il sabato e la domenica, quando la

clientela è mista, e più mirata o quando ci sono clienti che

conosciamo meglio. Almeno due o tre volte al mese ingag-

giamo un disc jockey esperto o dei musicisti (dal duo acustico

alla band con più elementi) a cui chiediamo di proporre la

loro musica durante il pranzo o la cena”.

La scelta musicale nasce in base a un criterio molto per-

sonale: “Deve piacere a noi. Abbiamo gusti molto ampi,

che vanno dal reggae alla musica cantautorale, cerchiamo

di proporre di tutto, seguendo anche gli input dei clienti.

Quando proponiamo musica dal vivo, optiamo per artisti

locali. Nei prossimi mesi intendiamo proporre alle accade-

mie di musica del territorio una collaborazione speciale,

offrendo spazio ai loro studenti, che in gran parte sono

molto giovani. Come? Organizzando degli eventi di cena

spettacolodedicati e in relazione allapeculiaritàdell’artista.

Abbiamo già iniziato con una band molto giovane durante

l’aperitivo e la grigliata del 14 agosto scorso e ne siamo

soddisfatti: ci hanno stupiti con un repertorio vicino al jazz,

scelta insolita per ragazzi della loro età. Abbiamo proposto

un progetto simile (chiaramente rivolto alla cucina) anche

all’Istituto Alberghiero di Trani”.

Qual è il valore aggiunto che porta la musica in un locale?

“Crea l’ambiente giusto. Abbiamo una sala molto ampia, in

grado di ospitare anche 150 coperti, ma preferiamo lavora-

re con numeri più piccoli e puntare sulla qualità. La musica

Chi fermerà

la musica

di Riccardo Sada

COME ORGANIZZARE UN EVENTO MUSICALE O,

PER ESSERE ALLA MODA, UN DJ SET IN UN LOCALE?

CHE LICENZE SERVONO? CHE TIPO DI IMPIANTI?

CI SONO SCORCIATOIE? QUALI I PRO E I CONTRO?

LO ABBIAMO CHIESTO AD ALCUNI

PROFESSIONISTI DEL SETTORE.