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«Il nostro osservatorio di Associazione di categoria – afferma

Roberto Calugi, direttore generale di Fipe

– ci suggerisce

che l’utilizzo delle piattaforme online da parte dei ristoratori

vada valutato con attenzione considerando soprattutto il

loro reale potenziale promozionale e il target di clientela di

riferimento. L’esercente può scegliere di indirizzare a questi

canali il budget destinato alla promozione del locale – magari

in corrispondenza di periodi di bassa stagione o dell’apertura

di un nuovo negozio – in alternativa ad altri mezzi. Meno

solida appare invece la capacità di questi strumenti di

generare business stabile nel medio/lungo periodo. In

generale, comunque, perché siano efficaci, le campagne

digitali devono mirare al target giusto. Gli utilizzatori delle

piattaforme web di coupon si dividono infatti in due macro-

gruppi, entrambi favorevoli al cambiamento delle abitudini

consolidate. Il primo è rappresentato da chi viene guidato

nella scelta dalla sola variabile del prezzo. E in questo

caso, l’investimento per il ristoratore rischia di essere poco

proficuo, perché ragionevolmente destinato ad esaurirsi con

la spesa del coupon. Il secondo corrisponde, invece, a una

platea di avventori invogliati da un prezzo conveniente, ma al

contempo spinti dalla curiosità e dal desiderio di sperimentare

nuove esperienze. Questo è naturalmente il pubblico sul quale

puntare, facendo attenzione a non eccedere negli sconti e

a valorizzare invece l’offerta. Le politiche di fidelizzazione,

infatti, si costruiscono sulla qualità, non sul prezzo».

PIATTAFORME

DIGITALI

Il punto di vista di Fipe

36

Mixer

/ FEBBRAIO 2018

PUBBLICO ESERCIZIO

Promozioni digitali

GROUPON:

istruzioni per l’uso

LA PIATTAFORMA PUNTA SU SOLUZIONI A MISURA DI CLIENTE, CHE

PROMETTONO DI INCREMENTARE L’EFFICACIA DELLE CAMPAGNE.

A PATTO PERÒ CHE IL CANALE SIA APPROCCIATO IN MODO CORRETTO

NICOLA

CATTAROSSI

O

pportunità studiate su misura per i clienti. E in

particolare per i ristoratori, che grazie ai 9 milio-

ni di coupon distribuiti in 7 anni di attività (su un

totale di 36 milioni), rappresentano una delle voci

più rilevanti per la piattaforma. Si muovono in questa direzio-

ne le novità recentemente introdotte da Groupon, colosso

americano del settore degli acquisti online che in Italia conta

ormai ben 13 milioni di utenti registrati e che sul nostro Pa-

ese sta puntando molto, come conferma l’apertura di una

seconda sede – dopo quella milanese – a Roma, città in cui

la company sta peraltro testando nuove collaborazioni con le

catene della ristorazione veloce.. «Alla fine del 2017 – spiega

Nicola Cattarossi, managing director Groupon Southern

Europe

– abbiamo lanciato “Top Chef”, una sezione riservata

ai locali di alta gamma. Abbiamo così inteso creare una vetrina

in grado di valorizzare le specifiche caratteristiche di questi

esercenti, garantendo loro visibilità e distintività. E in poco

tempo abbiamo già raccolto l’adesione di nomi stellati come il

Roof Garden, La Parolina, il Mirabella, e l’Orecchietteria Banfi,

apertadall’attoreLinoBanfi».Manonètutto.«Lamaggiorparte

degli utenti – spiega Cattarossi – oggi si connette al nostro

portale attraverso l’app creata per i dispositivi mobili e questo

ci ha permesso di introdurre nuovi servizi. In primo luogo, a

partire dallo scorso settembre abbiamo implementato una

funzione che consente di ricercare le offerte in base al codice

di avviamentopostaledell’utente, aprendodi fatto importanti

potenzialità legate alla geolocalizzazione dei clienti. Il servizio

al momento è attivo a Milano, Roma e Torino, ma potrebbe

essere presto esteso anche ad altre città. L’obiettivo finale è

modulare l’offerta per area geografica, mirando a clienti pre-

cisi regione per regione». E non solo. «Grazie ai dati raccolti

attraverso le app – aggiunge Cattarossi – possiamo offrire ai

ristoratoriuncruscottodiinformazionisugliutentichespaziano

dall’età al sesso per arrivare alle recensioni rilasciate sui locali.

Informazioni preziose per comprendere in tempo reale quali

attività funzionano e quali invece necessitano di correzioni o

cambiamenti».LastradaintrapresadaGrouponpuntainsomma

dirittoaincrementarel’efficaciadellacampagne.Ilrisultatonon

è però né scontato né automatico. Per raggiungerlo occorre

infatti che i ristoratori approccino il canale in modo corretto.

Ecco,allora,inquestepagineuna“guidapratica”perorientarsi.

di Chiara Bandini