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A
State of Trance, un appuntamento settimanale che per molti rap-
presenta una vera e propria filosofia di vita oltre che un semplice
intermezzo radiofonico, è anche una realtà live. Un marchio vero e
proprio, il cui ideatore, Armin Van Buuren, rappresenta l’headliner
assoluto. Un’immagine che richiama una audience complessiva di 20
milioni di ascoltatori, trancer e non, anche quest’anno ha dato vita a un mini
tour di nove tappe che hanno rappresentato un successo sia dal punto di vista
dei numeri che della riuscita stessa dell’evento.
Dopo Mosca, Almaty ed Ekaterinburg, il 15 febbraio è arrivato anche il turno di
Utrecht, l’appuntamento più importante, il fiore all’occhiello dell’intera tour-
née organizzata in collaborazione con Alda Events, la stessa che mette in piedi
show di carattere internazionale come Electronic Family, Armin Only e I am
Hardwell. La location stabilita per quest’anno è stata quella di Jaarbeurs, una
novità rispetto alle precedenti edizioni che hanno avuto luogo presso il Braban-
thallen di s
.
L’evento ha registrato il sold-out.
Mainstage e stage “Who’s afraid of 138” sono stati quasi sempre pieni come un
uovo. L’impianto audio/luci è stato di quelli da far invidia anche ai concerti
rock: due maxi schermi che mostravano lo streaming (caricato direttamente
online), decine di ledwall a formare una vera e propria “astronave” dietro al
palco principale, e almeno una quindicina di cannoni co2, strobo, teste mobili,
led wash e sei laser RGBW, con i vari vj a intervallare visual e show di ogni tipo.
Fino al “ping pong” durante la chiusura del set di Van Buuren, che ogni tanto è
comparsomagicamente in diretta sullo sfondo a sottolineare con quanta facilità
gli olandesi riescano a sorprenderci a livello tecnico e organizzativo.Ed è proprio
questo il punto nevralgico della questione: gli olandesi sorprendono, gli altri,
italiani compresi, rimangono a bocca aperta. Una prova a carattere nazionale,
quest’anno aBologna, èquella relativa alla seconda edizionedel Sensation Italy,
che dietro ha unamacchina organizzativa rodata e straniera. È evidente tuttavia
che un evento di altissima portata in Italia ancora non esista. Del resto, alla base,
il nostro Paese non ha neppure organizzazioni di eventi specializzate in musica
elettronica imponenti come Alda Events o ID&T, che negli anni hanno stretto
ASOT 650 Utrecht
N
L
Se l’occhio vuole
la sua parte
Sono le partnership che fanno la differenza. Il dj Armin Van Buuren e il suo live set e show
radiofonico A State Of Trance ne sono una prova. Lo abbiamo constatato di persona in Olanda
di Emanuele Longo
ASOT è l’acronimo
di A State of Trance,
il radioshow itinerante
di Armin van Buuren
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