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L
COMUNICAZIONE
Anche nelle grandi città del nord i discobar funzionano
“Dopo tanti anni in grandi locali come il Tenax, l’Amnesia ed il Café Solaire, ogni
porto la mia musica in spazi più piccoli. A Milano, in club come i
d i
raccont
50 anni, tra i più storici e raffinati
dj italiani. “Nel primo locale, che è davvero piccolo (la capienza è di circa 100
persone) suono ogni venerdì col mio progetto Blacktronic. L’ingresso è sempre
libero e si può anche cenare, come al 4Cento dove invece suono il sabato.
Qui l’ingresso per chi arriva dopomangiato costa solo 10 euro con consumazione
ed il target del pubblico è over 30. Nelle discoteche l’età media si è davvero
abbassata molto, per cui per locali di questo tipo c’è spazio”.
Gigi Giordano, 35 anni, da sempre gestore di locali e oggi in forza al gruppo che
gestisce il locale nato all’interno di Villa Costa e il nuovissimo ristorante show
dinne
ul porto turisticodella città, dice: “APalermo la situazioneèmol-
to variegata”. Le discoteche sono in grave difficoltà? “Soprattutto da quest’an-
no. Per via della concorrenza dei discobar. Ma questi ultimi si fanno una guerra
spietata tra loro, a colpi di buffet, pr e dj non sempre eccellenti.
Il problema è che in quartieri come Ballarò e Vucciria la concorrenza è sleale:
tanti magazzini sono stati trasformati in ‘locali’ in cui si beve birra o vodka a
prezzi stracciati”. Ma lo spazio per proporre serate di qualità c’è comunque.
“A Villa Costa l’ingresso è sempre libero e si balla ogni venerdì, sabato e dome-
nica sera. Chi beve spende 7 euro e mi sembra si diverta, visto che poi torna.
Spesso, anche da noi, le serate sono gestite da gruppi di pr esterni con cui il
locale collabora”.
I pr non spariscono, si specializzano
La figura del pr da discoteca sta subendo una trasformazione lenta ma radicale.
C’è chi si occupa di ‘riempire’ i locali e chi invece procura sponsor e crea con-
nessioni. Riccardo Vecchi appartiene senz’altro alla prima categoria. Quando
rappresenta il lato più folle del locale della sua famiglia, i
i Osio Sopra
(Bg), si fa chiamare Supertato, un supereroe al servizio del divertimento. Ogni
giovedì alle 13.30 sulle sue pagine Facebook (e non su quella ufficiale del locale,
secondo una strategia piuttosto raffinata) pubblica un video in cui lascia emer-
gere problemi e frustrazioni dei più giovani. “Non conta solo la pubblicazione
degli eventi su Facebook e far sapere chi suona col giusto anticipo”, racconta.
“Funzionano video ‘bomba’, ovvero divertenti da vedere e pure da girare e frasi
ad effetto che creano già l’atmosfera della serata prima che cominci.
Nei video faccio ‘il clown’.. ma lo faccio per mettere al centro i nostri ospiti,
non solo i top dj. La musica è solo una parte del Bolgia”. Lo slogan di Supertato
è “Alla Grande” e visti i risultati sempre crescenti del Bolgia, sembra proprio
azzeccato. Sia chiaro, il locale non trascura altre attività di marketing off line.
Ad esempio, spesso in giro per Brescia e Milano si trovano adesivi con la faccia
dello stesso Supertato.
“Senza Facebook oggi non si vive, ma continuiamo ad avere un sacco di pr. Al-
cuni di loro puntano tutto su Facebook, altri no. E poi ci sono i flyer, che distri-
buiamo in tante, tante città”, conclude. Completamente diversa è la figura di
Oltre ad occuparsi di comunicazione e marketing ad alto livello, da
quest’anno gestisce il Sofia, una grande discoteca di Fondi (Lt).
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Bruno Bolla
Gigi Giordano
Supertato Bolgia
Davide Tosi