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portare a casa il cibo avanzato
quandosivaamangiarefuoriè
uncomportamentomoltodif-
fuso in altri Paesi a partire dagli
Stati Uniti dove – riferisce Col-
diretti – il cartocciodegli avan-
zi è una prassi consolidata per
gli stessi Vip.
S
econdo una indagi-
ne Coldiretti/Ixè, se
gli sprechi domestici
rappresentano in valore ben
il 54% del totale, quelli nella
ristorazione costituiscono il
21% del fenomeno.
Un valore ancora molto con-
sistente che la nuova legge
166/16 sugli sprechi alimen-
tari ha cercato di arginare
promuovendo “l’utilizzo, da
parte degli operatori nel
settore della ristorazione, di
contenitori riutilizzabili ido-
nei a consentire ai clienti l’a-
sporto degli avanzi di cibo”,
le cosiddette family bag. Un
impegno che va ancora raf-
forzato in Italia dove, secon-
do l’indagine Coldiretti/Ixè,
a fronte di un 36% di italiani
che porta a casa almeno gli
avanzi con la cosiddetta “fa-
milybag”, il 22%ritiene anco-
ra che richiederla sia da ma-
leducati, poveracci e volga-
re. Completa il quadro il 18%
degli italiani che dichiara di
non lasciare alcun avanzo
quando va a mangiare fuori.
Di fronte a questa nuova esi-
genza – afferma Coldiretti – la
ristorazione si attrezza e in un
numero crescente di esercizi,
per evitare imbarazzi, si chie-
de riservatamente al cliente se
desidera portare a casa il cibo
oanchelebottigliedivinonon
finite, e si mettono a disposi-
zione confezioni o vaschette
ad hoc spesso realizzate con
materiale riciclabile e con de-
sign gradevole. Chiedere di
Coldiretti: il 21% degli sprechi
alimentari proviene
dalla ristorazione
6
FEB. MAR. 2017