mercato italiana, dove ven-
gono venduti e consumati
prodotti di qualità di piccole
realtà selezionate.
In questo senso, la filosofia
che adotta Eataly, per il cui
Manifesto Farinetti ha voluto
non a casounpoeta e scrittore
americano,
Wendell Berry
– è
triplice:mangiare, comprare e
imparare. Da un lato si trova
l’offerta dei prodotti, sia sot-
to forma di distribuzione sia
sotto forma di opportunità di
ristorazione, mentre dall’altro
si trova l’offerta relativa alla
didattica. La grande atten-
zione al layout è l’elemento
unificatore. Ne è un esempio
il punto vendita realizzato
a Milano ristrutturando l’ex
Teatro Smeraldo: uno spazio
di oltre 5.000 metri quadrati
caratterizzato da un grande
palco, che domina i tre piani,
per onorare la il genius loci
conun riccocalendariodi con-
certi di grandi artisti italiani, a
disposizione anche di giovani
emergenti per esibirsi a titolo
gratuito di fronte al pubblico
di Eataly.
“Eataly nasce con l’intento di
smentire l’assunto secondo
cui i prodotti di qualità sono
a disposizione solo di una ri-
stretta cerchia di privilegiati,
poiché spesso cari o difficil-
mente reperibili – spiega il
fondatore
Oscar Farinetti
–. Eataly propone il meglio
delle produzioni artigianali
a prezzi sostenibili, creando
un rapporto diretto tra il pro-
duttore e il distributore fina-
le che riduce al minimo gli
anelli intermedi della catena.
L’obiettivo è incrementare la
percentuale di chi si alimenta
con consapevolezza, sceglien-
do prodotti di prima qualità
e dedicando una particolare
attenzione alla provenienza e
alla lavorazione delle materie
prime”.
“Questi ultimi aspetti – con-
clude – riassumono la vera
originalità di Eataly e costi-
tuiscono il punto di partenza
per suscitare nel consumatore
una corretta percezione della
qualità, nella convinzione che
‘mangiare bene aiuta a vivere
meglio’”.
Intervenendo al
2° Forum
Food
e Made in Italy
orga-
nizzato da Il Sole 24 Ore,
l’Amministratore Delegato e
co-fondatore
NicolaFarinetti
ha precisato che “…la neces-
sità di superare il concetto di
‘nicchia’ data l’ampiezza dei
mercati internazionali, che
consentonograndi numeri an-
che per le produzioni di eccel-
lenza. Le piccole aziende che
collaborano conEataly hanno
sperimentatoun’espansione e
internazionalizzazione anche
di mentalità e nei metodi pro-
duttivi e organizzativi, grazie
alle aperture in mercati come
USA e Germania”.
Collabora da tempo con Ea-
taly alla progettazione e rea-
lizzazione dei format
Costa
Group
, tra i leader italiani nel
settore. Commenta dal can-
to suo il Presidente,
Franco
Costa
: “Oggi la tendenza è
rappresentata dalla verità nel
mondo della ristorazione. An-
che nel food si cerca la verità e
l’autenticità. Anche nei format
degli arredi, si evidenzia la
ricerca del vero, del legno, del
buono, dell’autentico. Anche il
caso di Eataly corrisponde a
questa esigenza di autenticità
e di qualità. Oltre a Eataly ci
sono altre realtà italiane che
vanno in questa direzione,
come le nuove aperture di
Parmacotto a New York”.
OSSERVATORIO
UN PUNTO DI RISTORAZIONE DI EATALY NEGLI USA