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famiglia, ho recuperato situazioni che sono nel

nostro DNA italiano”.

5- Segmentazione dell’offerta

La sostenibilità economica passa anche dalla

diversificazione dell’offerta, con l’apertura di

alternative “casual” proposte da chef stellati: “Il

pubblico deve poter scegliere un ristorante a

seconda delle occasioni, un po’ come l’abbiglia-

mento” dice

Andrea Berton

, che oltre al suo

ristorante stellato è socio del bistrot

Pisacco

e della pizzeria

Dry

.

Unprodottopopolare che ha vissutonegli ultimi

cinque anni grandi cambiamenti è proprio la

pizza: “C’è più riguardo alle tecniche di impasto

e di lavorazione che mirano alla realizzazione

di un prodotto più sano e digeribile - spiega

Simone Padoan

de

I Tigli

, tra i protagonisti

della nuova pizza -. Non è un lavoro facile:

se si sceglie questa via occorre puntare sull’i-

dentità della propria proposta, ma penso che

rimarranno sempre locali più tradizionali e

alcuni più di ricerca. Sarebbe bello però poter

influenzare chi banalizza la pizza, non tanto a

livello di ingredienti, quanto di prodotto, per

evitare impasti e lievitazioni scorrette e cotture

non idonee”.

6- Servizio attento e Storytelling

Il servizio, a tutti i livelli, è cruciale perché

significa rispetto del cliente. Che oggi viaggia,

si informa sul web, sa molto e vuole soddisfare

le sue curiosità. Ma che spesso ha un tempo

di attenzione limitata. Chi accoglie deve essere

aperto e preparato a incuriosire e raccontare

la storia di un ingrediente, un territorio, un

produttore o una preparazione.

“Va venduto il ricordo emozionale dell’incontro

anche umano con il produttore, la ricerca dell’in-

grediente migliore, la cui qualità va trasmessa

anche con l’assaggio” dice

Attanasio

. “Nelle

mie gelaterie ci sono pochi messaggi e concetti

chiari, e tanti assaggi” - gli fa eco

Guizzetti

.

7- tecnologia utile per

accompagnare

La tecnologia è importante perché permette di

ridurre i costi (della manodopera ed energe-

tici) e avere un prodotto costante nel tempo.

Ma la creatività, il gesto artigianale e l’estro

non possono mancare: “Mi spaventa un po’

il fatto che si stia perdendo la manualità, che

le giovani generazioni non sappiano lavorare

senza stampi” dice

Biasetto

. Le stampanti 3D

ad esempio stanno entrando in punta di piedi

nel mondo del food. Spiega la food designer

Francesca Sarti

di

Arabeschi di Latte

“Trovo

che sia una tecnologia interessante non tanto

per creare forme nuove quanto pezzi unici e

iper-personalizzati”.

M

La MiLano

deLL’ecceLLenza

a convegno

con Host

“Sempre Aperti”,

a innovazione ed

eccellenza, come

vuole la tradizione

di Host: così si è

voluto chiamare

la conferenza che

HostMilano ha tenuto

a Palazzo Marino a un

mese dall’apertura

di EXPO invitando

alcuni protagonisti

dell’ospitalità a 5 stelle

di Milano. I quali, tutti,

hanno sottolineato

la necessità per il

Made in Italy di fare

sistema. Alessandro

Rosso, Presidente

di Alessandro Rosso

Group “bisogna aprire

locali che contengano

tutto l’Italian Style:

moda, arte e cucina”,

l’architetto Dante

O. Benini “Con il

progetto EXIHS, a

Host2015 valorizziamo

la capacità delle

aziende italiane di

offrire prodotti e

servizi d’eccellenza

in tutte le filiere” e lo

chef Davide Oldani

“Siamo un Paese che

fa accoglienza e ospita

le persone, Expo è una

grande opportunità

per far capire anche

quanto siamo bravi a

cucinare”.

osservatorio

due installazioni di arabesChi di latte,

Collettivo di food designer