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52

Mixer

NOVEMBRE 2014

“Per il mercato della ge-

lateria e della pasticceria,

abbiamo lanciato nel 2014

sei nuovi prodotti tutti ca-

ratterizzati da alte presta-

zioni tecnologiche e da un

design che vuole sempre di

più valorizzare quel saper

fare artigianale dei gelatie-

ri e pasticceri che tutto il

mondo ci invidia – aggiunge

Macro Giulietti, CEO di ISA,

produttore umbro di vetrine

refrigerate –. Oggi stiamo

raccogliendo i frutti di anni

di ricerca e sviluppo sui flu-

idi refrigeranti naturali con

il lancio e lo sviluppo del

progetto ARIA. Un punto fer-

mo nelle strategie presenti

e future di ISA, che ambi-

sce a diventare un’azienda

sempre più ecosostenibile:

oggi ARIA è una gamma di

oltre 40 prodotti plug-in con

l’impianto frigo con refrige-

ranti naturali (Idrocarburi e

CO2 )”.

Osservatorio Host

PUBBLICO ESERCIZIO

Le cifre chiave

GELATO, SETTORE DI PUNTA PER

L’HO.RE.CA.

Il settore del gelato ha risentito molto meno di altri della stasi

dei consumi interni che ha caratterizzato gli ultimi anni. Le

cattive condizioni climatiche hanno influito negativamente sui

dati dell’estate 2014 (l’Associazione Italiana Industrie Prodotti

Alimentari ha stimato un calo del 5-10%), ma questo dato va a

inserirsi in un dato di crescita costante negli anni.

Una resilienza di fronte alla crisi che non stupisce, se si

considera che il gelato è percepito dai consumatori come

il classico “genere di conforto”: stando a un sondaggio

commissionato a Eurisko dall’IGI, l’Istituto del Gelato Italiano,

piace al 95% degli italiani, che gli associano un’idea di piacere

(95%), allegria (84%), compagnia (75%), libertà (55%) e auto-

gratificazione (50%).

Si stima che in Italia si consumino circa 360 mila tonnellate di

gelato l’anno, equivalenti a circa 6 kg pro capite, per un giro di

affari di 2,5 miliardi di euro, che arrivano a 3,5 miliardi di euro

se consideriamo anche il settore delle macchine, attrezzature e

ingredienti in cui l’Italia detiene un primato mondiale.

Il comparto “Macchine per gelato”, in particolare,

è leader mondiale assoluto e guida la tendenza

all’internazionalizzazione del nostro settore food equipment.

I dati di ANIMA-Assofoodtec certificano che il segmento sta

superando la crisi che riguarda il mercato domestico, con una

sostanziale stabilità della produzione nel corso del 2013 e

con la previsione di concludere il 2014 con una lieve crescita,

da 310 milioni di euro in valore lo scorso anno a 313 milioni

quest’anno (+1%).

Nel corso del 2013, la situazione del mercato interno è stata

compensata dall’export, in particolare verso i paesi emergenti,

che conta quasi tre quarti (72%) del valore della produzione

La domanda è sostenuta anche dalle macchine soft (gelato

espresso) che il mercato mostra di apprezzare. L’occupazione è

rimasta stabile nel 2013 e si prevede si manterrà stabile anche

alla conclusione del 2014. Anche gli investimenti si prevede

risulteranno in aumento (+1,8%), da 16,50 a 16,80 milioni di

euro alla fine del 2014, così come cresce un altro dato molto

indicativo delle capacità di ripresa, il tasso di utilizzo degli

impianti che sale dal 70 al 73%.

Nel settore dei semilavorati per gelato, dal canto suo, la

capacità innovativa è attestata oltre che dalla leadership

mondiale, anche dalle performance finanziarie. Un’analisi

condotta da MODE Finance, analista italiano specializzato

nel rating delle società di capitale, rileva che nel 2013 è

proseguito il trend di miglioramento sotto molti profili, quali

la redditività e la riduzione dell’indebitamento. Il ROE mediano

(Return on Equity) è cresciuto di due punti percentuali,

portandosi al valore dell’8%, a testimonianza di un’ottima

redditività conseguita dalle imprese del settore.

Il leverage mediano (rapporto tra debiti e patrimonio netto)

prosegue la sua discesa, si è portato nel 2013 a 1,4, valore

di assoluto rilievo, specie se confrontato ai valori mediani

nazionali per le imprese produttive, che sono ben più elevati.

2,5 mld

di euro, il giro d’affari

sul consumo del gelato

3,5 mld

di euro, il giro d’affari

se consideriamo

anche il settore delle

macchine, attrezzature

e ingredienti in cui

l’Italia detiene un

primato mondiale.