caffè
18 Gennaio 2017DM Italia sarà presente anche quest’anno al SIGEP di Rimini, sponsorizzando la finale del Campionato Italiano Baristi, in cui i professionisti del caffè si sfideranno con la loro migliore preparazione, supportati dalla loro strumentazione tecnica.
Per questo tipo di competizione sarà fondamentale l’attrezzatura usata da ogni partecipante e per questo DM Italia metterà a disposizione i macinacaffè Mahlkönig K30 e EK43. Sull’importanza della scelta degli strumenti a supporto del lavoro del barista in gara, abbiamo chiesto a Davide Cobelli e Francesco Sanapo consigli e opinioni su come affrontare al meglio le competizioni.
Qual è secondo te il punto di forza del K30?
Davide Cobelli: “Il K30 lavora in maniera eccellente con caffè di alta qualità, producendo una macinatura di alto livello. Uno dei suoi pregi migliori è la costanza della programmazione della dose.”
Francesco Sanapo: “È senz’altro il risultato in tazza: un macinacaffè K30 riesce bene a esaltare corpo e texture di caffè, riuscendo anche a bilanciarlo nell’acidità.”
Alcuni baristi hanno chiesto di partecipare alle gare con un EK43. Cosa ne pensi?
Davide Cobelli: “È un’ottima alternativa al K30. La caratteristica principale è la bassissima - quasi inesistente - ritenzione di caffè all’interno. Questo significa che c’è una corrispondenza pressoché identica tra la quantità di caffè inserita nel macinacaffè e la quantità che ne esce macinata. Un altro aspetto importante è il taglio del macinato, che è monomodale: tutti i chicchi di caffè vengono macinati producendo granuli della stessa dimensione.”
Francesco Sanapo: “La scelta di un K30 o di un EK43 può essere fatta a seconda del risultato in tazza che si vuole ottenere. Il macinacaffè EK43 per esempio, esalterà note più fruttate, con un’acidità più intensa e un’ampiezza gustativa migliore. Alcuni baristi lo preferiscono perché questo dà delle sensazioni in tazza diverse e perché permette di lavorare meglio con singole origini senza cambiare campana, proprio per la sua caratteristica di non trattenere residui di caffè.”
Un altro prodotto molto richiesto dai baristi in gara è il K30 Twin, dotato di due campane e ideale per lavorare con caffè diversi. Sei d’accordo con questa scelta?
Davide Cobelli: “La compattezza è senz’altro la qualità migliore di questo strumento.”
Francesco Sanapo: “Di fatto si tratta di due K30 nello spazio di uno solo, e con la stessa qualità. Il vantaggio è proprio quello di poter lavorare contemporaneamente con due caffè diversi.”
Un tuo giudizio complessivo su K30, EK43 e K30 Twin: quale strumento consiglieresti al barista in gara?
Davide Cobelli: “K30, EK43 e K30 Twin sono tutti strumenti accomunati da una grande facilità di utilizzo: hanno un’interfaccia immediata per modificare macinatura e pesi e questo può essere un grande aiuto anche per i baristi meno esperti. Al di là della scelta comunque, sarà importante assicurare sempre un’attenta pulizia degli strumenti dedicati alla macinatura, perché una campana che contiene dei residui, trasferirà un sentore di rancido al caffè che ritroveremo anche in tazza.”
Francesco Sanapo: “Ogni barista deve scegliere lo strumento più adatto all’obiettivo che vuole raggiungere in tazza. Il caffè va studiato non solo nella sua tostatura ed estrazione, ma anche nella macinatura, capace anch’essa di incidere sul risultato finale.”
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A cura di Matteo Cioffi
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