caffè
13 Luglio 2015Per circa un euro, una tazza di caffè. Avi Katz sta cominciando a fare qualcosa che tutti gli israeliani hanno chiesto per anni e che i politici non sono riusciti a realizzare: abbassare il costo della vita. Nel 2011, centinaia di migliaia di persone in Israele sono scese in piazza per protestare contro l'alto costo di elementi essenziali come il cibo e l'alloggio. Cosa che ha portato a tante promesse e nel 2013 alle elezioni. I progressi da parte del Governo sono stati lenti. Katz, con Cofix, vuole cambiare il Paese. Cofix è un marchio in espansione specializzato in caffè e snack e modellato su negozi "tutto a un dollaro" (in questo caso tutto all'equivalente di 5 shekel) che negli Stati Uniti imperano.
Ottanta punti vendita in tutto Israele, principalmente su strade trafficate, e nei centri urbani, Cofix è il concetto è semplice: caffè e snack (panini, quiche e tanto altro) ma anche bevande tutto a poco più di un dollaro (quando, nella caffetterie israeliane, abitualmente, si pagano dai 3 ai 4 dollari per un caffè e dai 5 ai 10 dollari per un panino). "Tutti sanno bene che si può comprare una tazza di caffè per cinque shekel, quando si acquista la materia prima in grandi quantità", ha detto Katz, che è a capo del fondo di investimento privato Hagshama. Basta vendere almeno 1000 tazze al giorno per andare in pari. Cofix di media ne vende 2000, al giorno, e i clienti acquistano una media di due prodotti a testa. Il successo immediato del marchio ha portato le altre catene nazionali e non, a copiarne la formula.
Ora Cofix annuncia che il gruppo si starebbe per espandere a 120 punti solo nel 2015. A supportare l'iniziativa è il gruppo finanziario sostenibile Agri Invest. I ricavi nel 2015 saranno vicini ai 200 milioni di shekel, pari a 48 milioni di euro. Le azioni societarie hanno guadagnato un + 7 per cento sino a un + 15 per cento negli ultimi due mesi. Katz spera di espandere il proprio marchio a Londra e Mosca. Questo mentre in una caffetteria copiata in tutti i crismi, la Caffix, aperta di recente a Londra, gli articoli venduti sono fissati a un tetto di una sterlina cadauno (circa un dollaro e mezzo).
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