bevande
11 Novembre 2013Come non detto, è cambiato tutto: la legge fa retromarcia sulle sigarette elettroniche.
Solo fino a qualche mese fa demonizzate e ghettizzate al pari delle “bionde tradizionali”, oggi, all’interno del decreto Istruzione (convertito in legge) sono state pienamente riscattate.
Con la conseguenza (a dir la verità un po’ spiazzante) che non c’è più alcun divieto a “svapare” nei luoghi pubblici come uffici, ristoranti, cinema, mezzi pubblici e bar. Solo le scuole si salvano (e meno male verrebbe da dire) da questa ondata “liberalizzante”.
Ma tecnicamente cosa ha determinato questo completo cambio di rotta?
Semplicemente che, in virtù dell'emendamento "4.25" presentato dal presidente della commissione Cultura della Camera Giancarlo Galan (Pdl) e approvato dai deputati il 23 ottobre scorso, è stata stralciata l'ultima parte del comma 10-bis dell'articolo 51 della legge Sirchia, con la quale erano state applicate alle sigarette elettroniche le norme in materia di "tutela della salute dei non fumatori previste per i tabacchi".
Ovviamente i pareri in merito sono a dir poco discordanti. Se Galan spiega di aver presentato l’emendamento perché «ha ritenuto opportuno non affossare un nuovo modo di fare impresa con una regolamentazione ostruzionistica», Giacomo Mangiaracina, Presidente dell'Agenzia Nazionale per la Prevenzione e direttore dell'unità di tabaccologia dell'università Sapienza di Roma si oppone invece fortemente, promettendo che «continuerà a mobilitarsi contro questa decisione».
Entusiasta, si dimostra invece il Presidente di Anafe-Confindustria, Massimiliano Mancini, per cui «la modifica della norma che estendeva la legge Sirchia e il divieto di pubblicità previsti per le sigarette tradizionali anche alle sigarette elettroniche era assolutamente doverosa, in quanto certi divieti assoluti erano unici in Europa e anche dannosi».
Naturalmente in mancanza di una nutrita letteratura medica sul tema non è possibile trinciare giudizi netti. Una cosa però è certa: dal momento che non è ancora stato definitivamente provato che le sigarette elettroniche siano tanto innocue da poter essere fumate impunemente ovunque, il legislatore avrebbe potuto adottare delle soluzioni meno drastiche e più prudenti…
Per quanto attiene poi alla possibilità di "svapare" sigarette elettroniche comodamente seduti al ristorante davanti ad un piatto di lasagne, magari sorseggiando un rosso d’annata, ho serie riserve. Soprattutto per gli altri avventori, costretti a vedersi camuffare e “corrompere” sapori e odori, dalla bionda aromatizzata del vicino di tavolo…
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A cura di Rossella De Stefano
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