bevande
20 Ottobre 2020"Si tratta di un ulteriore colpo per un settore estremamente provato dalla crisi economica, dal lockdown e dallo smart working. Occorre ricordare che dietro a queste attività ci sono famiglie di imprenditori e lavoratori che vivono grazie alle loro aziende. Il tessuto socio-economico di ogni città è gravemente in pericolo. Chiudere in anticipo e in maniera indiscriminata le attività potrebbe portare poi più danni che benefici, con operatori sempre più in difficoltà e cittadini che lasceranno la sicurezza dei locali per andare in strada, dove sarà minore la possibilità di controllare distanziamento e rispetto delle regole". Così il portavoce di Fiepet-Confesercenti Lombardia, Vincenzo Butticé, commenta la decisione della Regione Lombardia di imporre la chiusura dei pubblici esercizi dalle 23 alle 5.
"Chiediamo di rendere disponibili da oggi nuovi aiuti economici", dice il portavoce di Fiepet-Confesercenti Lombardia. "Interventi di sostegno certi, rapidi e adeguati, destinati alle imprese che entrerebbero in crisi per effetto delle restrizioni. Un ritardo è inammissibile: significherebbe la morte delle attività e un sistema economico che rischia di collassare. Occorre agire sui costi fissi, come affitti, Tari e Cosap, con interventi decisi ma troppo spesso lasciati alla libera iniziativa di amministratori locali e quindi disomogenei sul territorio e del tutto insufficienti".
"Pericoloso colpire indistintamente un settore già duramente provato. Da subito occorre mettere in campo interventi economici di sostegno": così Gianni Rebecchi, Presidente di Confesercenti Lombardia, commenta l’annuncio di un ulteriore inasprimento delle misure restrittive contro bar, ristoranti ed altre attività della somministrazione lombarde, con l’anticipo di un’ora del “coprifuoco antimovida” già disposto dalle ore 24 per le attività economiche del settore.
Rebecchi descrive il disappunto di una categoria che negli scorsi mesi ha investito molto per elevare i livelli di sicurezza dentro e fuori i propri locali, nella consapevolezza di dover fare la propria parte nella lotta contro la pandemia. "Ci aspettavamo dalla autorità degli interventi più puntuali e circoscritti alle situazioni dove le regole non vengono rispettate, anziché un intervento a tappeto che colpisce tutti indistintamente", continua Rebecchi. "Bar, pub e ristoranti, alberghi e strutture ricettive ce la stanno mettendo hanno investito molto per garantire la sicurezza dei cittadini, dei consumatori e dei lavoratori".
Solo con l’annuncio di una nuova stretta nei giorni scorsi è stato perso il 20% del fatturato, che tradotto significa circa un miliardo di euro sfumato in un solo mese. Percentuale che nei prossimi 30 giorni, secondo Confesercenti, salirà fino a toccare il 40%.
Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
Oppure rimani sempre aggiornato sul mondo del fuori casa iscrivendoti alla nostra newsletter!
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
15/04/2025
Ora anche Campari ha la sua moneta. Emessa dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, e coniata dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, la nuova divisa è stata realizzata...
A cura di Giovanni Angelucci
15/04/2025
Mi siedo alla barra, proprio di fronte alla brigata del bar, nella bella Cocktail Room di Azotea a Torino. Greta (Campanale) ed Emanuele (Gamba) si muovono come in una coreografia rodata, tra pinze,...
A cura di Rossella De Stefano
15/04/2025
Federica Brignone, Giorgia Collomb, Roland Fischnaller e Flora Tabanello. Sono questi i nomi dei vincitori dei Forst Awards - Best Performance, il premio che...
15/04/2025
Santàl entra nel segmento aperitivo e lancia Santàl Fruitz!, nuova linea di analcolici leggermente frizzanti alla frutta. Pensata per rispondere alle esigenze di un consumatore sempre più attento...
I NOSTRI PORTALI
Quine srl
Direzione, amministrazione, redazione, pubblicità
Tel. +39 02 864105 | Fax +39 02 72016740 | P.I.: 13002100157
©2025 - Tutti i diritti riservati - Responsabile della protezione dati: dpo@lswr.it
Privacy Policy