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23 Agosto 2021"Ma quali discriminazioni, il compito dei professionisti dell'ospitalità è accogliere al meglio e fare stare bene i loro clienti! Sarà accaduto che qualcuno sia stato scorretto, ma non è certo la norma. Purtroppo, ancora una volta i giornali si scagliano contro i pubblici esercizi.i
Cursano è un fiume in piena. "I locali sono già duramente provati da mesi di chiusure e ulteriormente penalizzati dall'introduzione dell'obbligo di Green Pass in piena stagione estiva. Stiamo esagerando!".
[caption id="attachment_190417" align="aligncenter" width="228"] Aldo Cursano[/caption]
Dal Corriere della Sera al Giornale, è girata presunta notizia che titolari e gestori obblighino i possessori di Green Pass a consumare nei locali interni per fatturare il più possibile. Va detto che i pezzi non citano gli autori delle lamentele pubblicate dagli utenti sui social media.
"Non escludo che qualcuno si possa essere effettivamente comportato così, soprattutto coi turisti. Immagino i locali dei centri storici dove gli spazi sono limitati. Se lo avessero fatto sarebbe stato per massimizzare l'occupazione dei coperti tanto all'esterno quanto all'interno, dove solo i titolari di Green Pass possono sedersi ai tavoli".
Un comportamento sbagliato, dal quale Fipe prende nettamente le distanze, dal momento che - lo ribadisco - il nostro compito è quello di trattare al meglio tutti i clienti, senza discriminazioni. Ma siamo alle solite: se qualcuno sbaglia, nella nostra come in ogni categoria professionale, questo non può essere l'occasione, per i media, per screditare tutto un mondo fatto di 260mila imprese in tutta Italia, la stragrande maggioranza delle quali accoglie gli avventori con correttezza e imparzialità".
Inutile sottolineare che le parole del vice-presidente vicario di Fipe sono confermate, nei fatti, da migliaia di clienti che ogni giorno si siedono ai tavoli all'aperto di bar e ristoranti, godendosi al meglio la bella stagione e - spesso - la vista sui tanti meravigliosi scorci del nostro Paese, senza che nessuno chieda loro se hanno il Green Pass. E se qualcuno persevera nel negare un posto in dehor a chi si è vaccinato contro il Covid, ben vengano le denunce sui social: a patto che siano circostanziate e possibilmente provate, con tanto di nomi e indirizzi. In questo caso, però, mi pare si stia solo gettando fango sul settore dell'ospitalità per l'ennesima volta".
"Abbiamo accettato il Green Pass e, nonostante le perplessità, abbiamo dato la nostra collaborazione per la sua applicazione affinché questo possa servire a evitare ulteriori chiusure nei prossimi mesi. Il vero paradosso è che ora, sui media, questo si ritorca a sfavore dei pubblici esercizi", conclude con amarezza Cursano.
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A cura di Matteo Cioffi
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