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I
l Governo vuole procedere ad una ra-
dicale riforma del terzo settore al quale
attribuisce una forte importanza per re-
alizzare un cambiamento anche sotto i
profili sociali, culturali ed istituzionali.
Il terzo settore, nel quale rientrano il volon-
tariato, la cooperazione sociale, l’associazio-
nismo no-profit, le fondazioni, le imprese
sociali, è riconosciuto nella stessa carta co-
stituzionale e dà forma e sostanza ai principi
della solidarietà e della sussidiarietà.
La Federazione ha sempre riconosciuto la va-
lidità di tale settore, mentre ha strenuamente
contestato l’utilizzo improprio dei benefici a
questo concessi per fare concorrenza sleale
ai suoi associati.
A tale scopo sono state elaborate delle linee
guida contenenti i principi per la riforma
del terzo settore sui contenuti delle quali è
stata effettuata una consultazione pubblica
per raccogliere le opinioni degli stakeholder
e degli operatori e consentire al Governo
di predisporre un disegno di legge delega.
Siamo in presenza di un’importantissima
occasione che costituisce, oltre tutto, una
prima risposta ufficiale alle denunce pre-
sentate in tutte le sedi dalla Federazione
sull’utilizzo indiscriminato dei meccanismi
di agevolazione fiscale esistenti al solo scopo
di svolgere attività economiche in diretta ed
illecita concorrenza soprattuttocon leattività
di somministrazione di alimenti e bevande.
Tant’èverochelaprimalineaguidaèintitolata
“Ricostruire lefondamentagiuridiche,defini-
re i confini e separare il grano dal loglio” e
si conclude con queste parole: «occorre però
anche sgomberare il campo da una visione
idilliaca del mondo del privato sociale, non
ignorando che anche in questo ambito agi-
scono soggetti non sempre trasparenti che
talvolta usufruiscono di benefici o attuano
formedi concorrenza slealeutilizzando spre-
giudicatamente la forma associativa per ag-
girare obblighi di legge».
Il riconoscimento ufficiale da parte del Go-
verno delle tesi sostenute dalla Federazione
è di buon auspicio per il futuro iter del prov-
vedimento che si auspica recepisca le osser-
vazioni alla vigente normativa e le proposte
formulatedaFIPEper , comedice ilGoverno:
“Separare il grano dal loglio”.
La Fipe e l’intero sistema di Confcommercio,
con il supporto di decine di migliaia di ope-
ratori commerciali ormai allo stremo per la
crisi, il carico fiscale e la concorrenza sleale
di chi è esentato dal pagamento di imposte e
contributi, vigilerannoattentamenteaffinché
si attui una riforma che da un lato premi la
solidarietà, ma che dall’altro sia inflessibile
con chi pretende di utilizzare le normative
di sostegno per la prima.
Marcello Fiore
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Mixer
LUGLIO/AGOSTO 2014
Abusivismo e dintorni.
Qualcosa si muove !
L’opinione
del direttore FIPE
IL RICONOSCIMENTO
DA PARTE DEL
GOVERNO DELLE TESI
SOSTENUTE DALLA
FEDERAZIONE È UN
BUON AUSPICIO PER
IL FUTURO ITER DEL
PROVVEDIMENTO
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