L
a data del 26 maggio è stata
un viaggio - “esotico e folk,
ma soprattutto differente” co-
me recitava il comunicato stampa
- alla scoperta del Messico e della
sua profonda cultura raccontata grazie
al sapore e al profumo dell’agave. Un
viaggio tra degustazioni, attività didat-
tiche e convivialità per scoprire i segreti
di tequila, sotol e mezcal e tutto ciò che
regala la pianta messicana.
Qualche numero di Agave Experience
2014: 52 aziende produttrici e relative
21 importatrici presenti con oltre 800
professionisti del settore provenienti da
tutta Italia che hanno visto alternarsi
grandi personaggi del panorama inter-
nazionale, a partire dall’ambasciatore
mondiale del Tequila Julio Bermejo e
Fernando Cano Treviño, responsabile
del Consejo Regulador del Tequila. Tom
Estes e Dom Costa hanno invece con-
diviso le loro esperienze con il Tequila,
mentre Bjorn Kjellberg e Andrea Patelli
hannoaffrontato leorigini, la storia e l’e-
voluzionedelmezcal eAgostinoPerrone
ha parlato di miscelazione. Forte la pre-
senza femminile con Gabriela Moncada
e Ara Carvallo che hanno presentato lo
spirito del Messico e Sophie Decobecq,
biochimica francese che dedica la sua
vita alla Tequila.
I protagonisti dei seminari e degli edu-
cational si sono alternati nelle degusta-
zioni e negli incontri con produttori e
importatori all’interno dell’area esposi-
tiva allestita al Gioia 69 di Milano. Tra
territorio, tradizioni e cultura, il bar e la
cucina e una zona shop, l’appuntamen-
to organizzato da Bartender.it nel gran
finale ha visto il supporto dalla musica
dei mariachi.
Obiettivo di Agave Experience èmiglio-
rare la diffusione della cultura sull’aga-
ve stessa. Magari sfruttando le nuove
tecnologie. «Essendo un evento pretta-
mente trade, Agave Experience ha una
penetrazione del mercato diretta e non
deve attendere la risposta spesso lunga
di un evento consumer o marketing, il
target è centrato e tra sito e Facebook
tutti possono trovare le informazioni a
riguardo», spiega l’ideatore Luca Pirola.
«Gli italiani sono i bartenderpiùbravi del
mondo e spesso gli italiani molto bravi
lavorano all’estero. Si critica il mondo
beverage ma non è nient’altro che un
mondo uguale agli altri: la differen-
za è che i social danno una maggiore
possibilità di mettersi in mostra a un
barista rispetto a un impiegato, siamo
nel campo dei servizi e l’immagine
è importante». (Riccardo Sada)
M
Agave Experience 2014
Attività didattiche e convivialità per scoprire i segreti di tequila e mezcal
Il Messico che non conosci
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mixer
luglio/agosto 2014