di idee, e indicando il Salen-
to come esempio virtuoso
di turismo. Nelle pieghe di
un ragionamento generale
che includeva servizi, infra-
strutture, burocrazia emen-
talità, è sembrato di poter
cogliere una questione di
fondo: la Versilia è rimasta
troppo a lungo uguale a se
stessa, guardando immobi-
le il mondo che le cambia-
va intorno. La notorietà e il
prestigio che la premiava-
no fin dagli anni 60 – così
come gli elementi concreti
che erano alla base di tale
notorietà – sono andati via
via appannandosi, e oggi il
fattore “moda” premia altri
territori, fra cui appunto il
Salento. Salento che a sua
volta non dovrà cullarsi
sugli allori di un boom tu-
ristico recente e per certi
versi dai piedi d’argilla, se
non vorrà anch’esso passare
presto di moda.
Tutto ciò ovviamente non
vale solo per il destino tu-
ristico di un determinato
territorio, ma anche per i
pubblici esercizi, e anche
per le tipologie di pubblici
esercizi, come dimostra pro-
prio la crisi dei pub. Insom-
ma, se anche la Versilia e i
pub inglesi perdono il loro
pubblico, nessuno può sen-
tirsi al riparo dal cambiare
dei tempi.
NON SOLO CRISI
Racconta David Law, gestore
del pub The Eagle di Londra,
ad Alessandra Rizzo de La
Stampa: «Non mi sorprende
che la gente non vada più al
pub. La maggior parte dei la-
voratori non se lo può per-
mettere. Èdiventata un’espe-
rienza per la classe media»
.